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Politica | 12 febbraio 2021, 16:12

Borghetto, il sindaco replica alla minoranza: "Sono capopopolo e me ne vanto. Perché tutelo i miei cittadini, non gli interessi di pochi"

Il primo cittadino Canepa: "Per colpire me la minoranza non esita ad affondare un paese"

Borghetto, il sindaco replica alla minoranza: "Sono capopopolo e me ne vanto. Perché tutelo i miei cittadini, non gli interessi di pochi"

Sulla questione Servizi Ambientali, il sindaco di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Canepa replica ai due gruppi di minoranza: “Finalmente dopo anni in cui si sono susseguiti svariati insulti e finte “mani tese”, mi arriva un complimento, perché tale considero il titolo di “capopopolo”. Capisco che per alcune mentalità possa sembrare fuori dal tempo un sindaco che preferisce tutelare i cittadini prima degli interessi di pochi, se ne facciano una ragione.

D’altronde, la minoranza di Borghetto ha diritto di fare tutte le interrogazioni che desidera ma non può ritenere valide solo le risposte che avrebbe voluto ricevere e ritenere non valide le risposte che non le piacciono.

Appare evidente abbiano un conto aperto con alcune categorie economiche del paese o con alcuni singoli esponenti di quelle categorie e pur di colpirle hanno messo a repentaglio la privacy di migliaia di utenti di Borghetto e dei comuni limitrofi. Davvero un bel servizio per la collettività, l’ennesimo esempio che la minoranza, pur di colpire il sottoscritto, ritiene secondario affondare il paese intero.”

Anche l’Avv. Barbara Balbo, Presidente della Società, tirata in ballo dalla minoranza borghettina replica: ”Colgo con stupore sui media la difesa della propria posizione da parte del Consigliere Maritano, e dei suoi colleghi di minoranza, quando viceversa nel rispondere alla mia diffida (a non diffondere i dati pervenuti in suo possesso) afferma essere interessato ad i soli dati macroeconomici, e quindi non a i nominativi dei morosi. Per ciò che concerne la questione relativa ai depositi cauzionali non ho mai contestato la legittimità della loro applicazione, peraltro dovuta in forza di una delibera ARERA, bensì le modalità e le tempistiche con cui sono stati poi adottati da chi ha in capo la gestione operativa della società che non è certo il presidente.”

Comunicato stampa

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