Se Dario Amoretti affida a una lettera aperta (leggere qui) le sue speranze di mettere insieme una versione savonese del governo Draghi, vuol dire che il suo progetto stenta a decollare. E allora meglio usare toni ultimativi per capire chi ci sta.
Amoretti si vede alla guida di una giunta di salute pubblica. Lo ha detto a chiare lettere una decina di giorni fa. Non gli interessano coalizioni sparagnine, peggio che mai se sbilanciate a destra.
Fra l'altro proprio in queste ore arrivano voci di trame romane a margine delle consultazioni di Mario Draghi.
Il quadro politico cambia di ora in ora e dalla capitale filtra un'indiscrezione secondo la quale sarebbero in corso contatti tra Giovanni Toti, Carlo Calenda e Mara Carfagna.
Obiettivo: creare le basi per la costruzione di una compagine di centro. Quindi "Cambiamo' e "Azione" alleati. Proprio ciò che immagina Amoretti per Savona. Ma il tempo sta scadendo.