Attualità - 11 febbraio 2021, 13:09

Al posto del carcere una cittadella delle arti e dello sport nelle aree ex Acna: la proposta dell'associazione culturale caARTEiv

Una "sana alternativa" lanciata dalla presidente Simona Bellone

Il nuovo carcere nelle aree ex Acna a Cengio? No, meglio una cittadella delle arti e dello sport. Senza dimenticare gli antichi mestieri. Questa la "sana alternativa" proposta da Simona Bellone, presidente dell'associazione culturale caARTEiv con sede a Millesimo. 

"Riportando in auge il discorso di Martin Luther King Jr. del 28 agosto 1963, in cui il suo progetto umanitario anti razziale iniziava con la frase 'I have a dream', anche io ho un sogno per la nostra Val Bormida: gioventù sana e progresso economico" spiega alla nostra redazione la presidente dell'associazione culturale. 

"Recentemente ho letto articoli in cui si verificava l’opportunità di creare un carcere in Val Bormida, in particolar modo scegliendo la località nel sito ex Acna a Cengio, giudicato quale 'ossigeno' per il paese (?!), anche se sarebbe invece foriero di problematiche ulteriori legate alla sorveglianza della delinquenza in loco che andrebbe ad incrementarsi con droga e furti. Invece, io propongo un sogno ad occhi aperti e realizzabile con la buona volontà di enti pubblici e privati, per realizzare 'Pegaso: la cittadella delle arti e dello sport, ed antichi mestieri', scegliendo proprio il sito ex Acna di 55 ettari ora in gestione Eni Rewind". 

"La Val Bormida da almeno un decennio ha bisogno di dare un futuro stabile ai propri ragazzi, senza farli emigrare altrove per studio e lavoro, per dar vita invece ai propri sogni in loco, in ambito lavorativo, artistico e sportivo: progetto concreto ma non certo con un carcere che sarebbe di monito solo quale esempio di dove porta la “cattiva strada”, e dal quale è difficile e problematico un reintegro nella legalità sociale" prosegue. 

"Per questo motivo in Val Bormida, dovrebbe sorgere, come un 'Pegaso' mitologico dal sangue versato dall’inquinamento degli stabilimenti Acna, il futuro per la gioventù valbormidese, concretizzato in una scuola a 360° gradi, atta ad una formazione qualificata in arte, sport ed artigianato locale, che proponga loro le basi per una carriera artistica e sportiva di eccellenza, e di creare anche una propria attività artigianale professionale in loco". 

"55 ettari sarebbero più che sufficienti per costruire con il supporto del CONI campi sportivi di calcio, pallavolo, basket, tennis, piste podistiche e ciclabili, campo d’allenamento per equitazione, una piscina, palestre per allenamenti ginnici e di danza, con docenti ed istruttori qualificati.  In 55 ettari sarebbe anche possibile l’edificazione di aule per insegnamento di letteratura, musica, canto, disegno, architettura, scultura, fotografia, cinematografia, teatro, con docenti qualificati ed esami riconosciuti a livello nazionale. Con 55 ettari si troverebbe anche certamente uno spazio per insegnare gli antichi mestieri valbormidesi ed avviare la gioventù a tramandarli ai posteri, nonché uno spazio espositivo per tutti i progetti giovanili realizzati in mostra, con una parte permanente riservata alla storia locale" aggiunge. 

"Questo mio 'sogno valbormidese' porterà certamente le famiglie a stabilirsi e a far acquisti ed investimenti in loco, partendo dalla gioventù per dare loro un futuro sano, dato che sarebbe il momento di espellere droga ed alcolismo che stanno minando anche la Val Bormida - conclude - Cengio diventerebbe così fulcro di eccellenze per il mondo, estirpando il vecchio ricordo dell’inquinamento che ha causato danni nelle valli liguri e piemontesi lo scorso secolo, ripagando la Val Bormida con positività altruistica". 

Redazione