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Politica | 07 febbraio 2021, 11:00

Vado, la maggioranza comunale a 360° risponde agli attacchi: "Diciamo no alla politica del no a prescindere"

Giunta e consiglieri vadesi si sono concentrati sia sulle posizioni tenute per il nuovo impianto a gas Tirreno Power sia sullo sviluppo della città

Vado, la maggioranza comunale a 360° risponde agli attacchi: "Diciamo no alla politica del no a prescindere"

"In questi ultimi giorni si sente parlare molto spesso di Vado, si sente dare giudizi negativi e fantasiosi sull'operato di questi anni e, fortunatamente anche positivi  per altre tematiche più importanti per i cittadini e lo sviluppo del nostro territorio".

Con queste parole la maggioranza del consiglio comunale di Vado Ligure ha voluto rispondere con una lettera articolata sia agli ordini del giorno presentati in consiglio comunale a Savona che agli attacchi ricevuti per la posizione tenuta in merito al nuovo impianto a gas Tirreno Power.

"Vado ha subito una grande crisi industriale, con grande difficoltà e lungimiranza anni fa si è intrapreso un cammino , la logistica e la portualità come nuovo elemento di sviluppo, su cui la politica ha dibattuto molto, rischiando altresì di perdere quel cammino. Sulla settore della logistica e l'insediamento della nuova piattaforma è nata un filiera , le aree retroportuali hanno ritrovato nuova vita e gli investimenti prendono forma, come espresso nel nostro progetto amministrativo le attività esistenti è necessario che si consolidino e questo per contribuire al mix produttivo che porta risvolti occupazionali ed economici al territorio solidi. Bombardier, Sanac, Tirreno Power, Esso,  Infineum. aziende che è necessario ed auspicabile che si rafforzino la loro presenza" proseguono dalla maggioranza del parlamentino vadese.   

"Il grande riassetto infrastrutturale è in corso,  con un disegno di Vado che sta vedendo la sua realizzazione, prendendo forma, una grande attenzione ed attrazione per nuovi investimenti e quindi occupazione. Una riqualificazione urbana che prosegue dopo il primo step, portato a termine con fatica dopo uno stop di anni,  per 10 milioni,  investimenti in opere pubbliche che superano i 5 milioni anno e dove quest’anno vedono partire i lavori per Via 25 Aprile, la passeggiata di Porto Vado, il parcheggio e il nuovo parco di Sant’Ermete, la piazza di Segno,  grandi investimenti programmati ed in corso di progettazione definitiva quale il palazzetto e le nuove scuole per quasi 15 milioni, la manutenzione del territorio come la lotta al dissesto idrogeologico ed il verde pubblico, un bilancio solido ed in grado di offrire servizi alla persona importanti.  Vado è vista in vari luoghi come potenziale propulsore per l'economia e gli investimenti territoriali. Continue e frequenti interlocuzioni con imprese, enti, ministeri per portare a compimento grandi opere come il casello, la strada di scorrimento veloce, il potenziamento del settore ferroviario , dove  solo questo e accompagnato da investimenti che superano i 20 milioni. Sul fronte industriale, un'azienda del territorio che esprime un progetto, ha  sempre la nostra attenzione perché crea un opportunità di valore per tutta la comunità. Viene valutata sotto diversi profili, e poi ci si esprime di conseguenza" spiegano.  

"Nel merito del progetto di Tirreno Power, noi abbiamo deciso che solo dopo l'espressione del parere di chi ha competenza tecnica ovvero i ministeri dedicati,  si valuterà e si esprimerà un parere cercando di portare a fattor comune i  termini compensativi,  occupazionali e correlati. Crediamo che se una azienda propone un progetto,  nelle sue aree, senza consumo di territorio,  anzi la cessione della maggior parte non più utilizzate, sia una opportunità e una cosa da valutare, sia per il consolidamento di una filiera ed in questo caso quello dell'energia, di strategica importanza europea, sia per il miglioramento ambientale che ne può derivare da un impianto di nuova ed ultima  tecnologia , con una vita operativa nuova e comunque chiamato a compensare una sfida importante ovvero la piena e completa sostenibilità energetica, la quale potrà però arrivare solo attraverso una transizione energetica che ad oggi  traguarda il 2030 ed il 2050 così come previsto dal piano e energetico europeo e dalle ipotesi di finanziamento per la stessa transizione" proseguono.  

"In termini di opportunità  c'è chi deve dirlo e lo ha fatto, ovvero  il governo e l'Europa con il piano energetico,  in termini ambientali e sanitari i ministeri  competenti dovranno esprimersi. Sicuramente investimenti,  paragonabili a questo, oltre che in termini diretti portano occupazione e economia indiretta nella fase  realizzative,  di manutenzione e nell'indotto. C'è da consolidare e potenziare settori come la ricerca e l'università già presente in sito,  chiederemo ci sia un forte impegno comunque su questo, non solo sul tema energia ma anche quello della logistica Sappiamo che  le aziende vivono e le economie vivono se corrono insieme alla ricerca. Crediamo che a Vado  ci sia un modello di sviluppo fatto di responsabilità che è partito molti anni fa. Se la piattaforma non fosse stata realizzata non ci sarebbe nemmeno quella filiera asdp e Maersk prima ed Apm dopo, hanno proposto un progetto e finanziato, acquisendo e consolidando Reefer, qualche anno fa in seria crisi, ricordiamo proposte alternative che poi si sono rilevate fantasie".  

"Poi non entriamo nella politica degli annunci, noi abbiamo scelto di "provare" a dare un contributo e a portare a compimento delle cose a Vado con un gruppo civico che rappresenta diverse sensibilità del territorio e che possa essere libero da ragionamenti esclusivamente politici.  Credo che in questi giorni si stia facendo tanto fumo e forse ai cittadini , alle imprese,  all'economia interessano i fatti non le pregiudiziali o i giudizi politici a priori e condizionati o peggio  affrettati, che oltre creare diffidenza a qualsiasi cosa incarnano la  sindrome di nimby. Crediamo  fermamente che bisogna valutare le opportunità non creare i mostri, questi ultimi spaventano ma non danno contributi in termini reali all'economia e  all’occupazione   Crediamo che la politica,  tutta, dovrebbe far quadrato intorno a Vado che, anche per la sua storia, dove è stato motore di una provincia per svariati anni. Lo stiamo facendo sul territorio e su tanti temi anche con l'opposizione costruttiva che può coesistere in un comune come il nostro.. ci sono tanti insediamenti produttivi? Bene.  Se contribuisco all'economia,  all'occupazione e se migliorano i suoi impianti per renderli più efficienti e compatibili, bene è positivo. Vado ha dato tanto anche per altri territori ed è corretto provare a ritornare orgogliosamente quello che è stato anni fa creando opportunità per le imprese e attrarre nuovi investimenti. Con la politica del no a prescindere crediamo si limitino le possibilità e non si creino le giuste opportunità" concludono dalla maggioranza del consiglio comunale di Vado.

Redazione

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