/ Eventi

Eventi | 05 febbraio 2021, 14:10

La bella storia di "Joelecheballa": "Nasce a Borgio Verezzi la mia community per far conoscere la cultura hip hop"

Joele Ciocca realizza un canale su Twitch per dare spazio a ballerini, rappers, writers, producers e molti altri artisti

La bella storia di "Joelecheballa": "Nasce a Borgio Verezzi la mia community per far conoscere la cultura hip hop"

Una community su Twitch per far conoscere l’arte e la cultura dell’hip hop nelle sue molteplici sfaccettature: da chi rappa a chi danza, dai writer ai producer. Un’idea che prende forma qui, nel Ponente Ligure, tra Loano e Borgio Verezzi, e arriva fino a Milano.

L’ideatore è il ballerino e insegnante di danza Joele Ciocca, un talento che si tramanda a livello familiare (i genitori sono due conosciutissimi trainer nelle palestre del comprensorio loanese e pietrese), che vive la sua vita tra la Riviera e la “Capitale meneghina” del Nord Ovest Italiano.

Joele descrive così il suo progetto: “Il mondo hip hop è molto vasto, tuttavia spesso gli artisti che ne fanno parte non hanno possibilità di avere un pubblico; me ne sono accorto vedendo quanto poco in italia sia di usanza avere dei ballerini con un pubbico vero e proprio, che non sia formato dai ballerini stessi; è questo che mi ha portato ad iniziare il mio progetto di live streaming sulla piattaforma Twitch.

Mi presento: io sono Joele Ciocca, e ballo da quando ne ho memoria, infatti, non a caso, il mio nome d'arte è Joelecheballa, nonché nome del canale twitch, un titolo che riassume il mio bisogno incontrollabile di ballare in ogni momento.

Parlando a lungo termine, ho il sogno di riunire le varie community interessate alle singole discipline, mostrando quanto siano belli ed intriganti gli altri aspetti di questa cultura; il mezzo? Intervistare i vari artisti, facendo sì che presentino i loro progetti, che sia l'intervistato un rapper, un writer, un ballerino, un beatboxer o un beatmaker, l'intervistato avrà la possibilità di farsi conoscere da altre persone che potrebbero apprezzarlo, ed a sua volta porterà gente a vedere la sua intervista, la quale, se sarà interessata al format la volta successiva potrà seguire una diretta nella quale si presenta un’altra arte.

ho messo su uno studio a Borgio Verezzi e uno a Milano, in modo tale da ampliare gli orizzonti agli artisti provenienti da ambedue le zone”.

Lo abbiamo intervistato per Savonanews. Joele, partiamo dai tuoi primi passi: come nasce questo amore per la cultura hip hop in ogni sua sfaccettatura?

“Crescendo con la danza inevitabilmente ci si trova immersi in tutto un contesto, si ascolta quella musica, si guardano i video e se ne assorbe l’estetica, si frequentano amici che si dedicano a fare musica, a disegnare, a comporre”.

Quanto è difficile oggi fare entrare questo tipo di cultura in un comprensorio come il nostro?

“Paradossalmente trovarmi a Borgio Verezzi semplifica le cose. A Milano la scena è talmente vasta che si crea quasi una sorta di esubero. Nel Savonese la scena è ben delineata, ci si conosce tutti, so come muovermi e questo contatto diretto crea un pubblico. E poi, per una serie di reazioni a catena, si arriva a conquistare anche il pubblico di Milano”.

Quali circostanze della vita ti hanno portato nel Nord?

“A Milano frequento l’Accademia. Ma scendo ogni volta che posso, quando si poteva fare senza i limiti della pandemia tornavo in Liguria anche tutte le settimane, ora cerco di gestire gli spostamenti in base a ciò che è possibile fare”.

E quanta Liguria porti con te su a Milano?

“In generale amo tutta la Liguria. Sono particolarmente legato a Loano, dove vivo ora, ho tanti bellissimi ricordi del parchetto a Borgio dove ho trascorso la mia infanzia. E poi, anche comunicando con gli amici delle altre regioni, porto i nostri modi di dire, le nostre espressioni tipiche, il nostro dialetto”.

Si dice che oggi Facebook sia la piattaforma dei “boomers”, dei non più giovanissimi, mentre tra i ragazzi sta già passando di moda Instagram, forse è superato anche Tik Tok… Quindi è il momento di Twitch?

“Sì, posso dire che questa piattaforma sta crescendo velocemente. I numeri di ciò a cui sto lavorando non sono ancora altissimi, ma sto cominciando a ricevere le mie soddisfazioni, attorno al mio progetto si sta scatenando una curiosità costantemente crescente”.

Quanto contano, oggi, i social network?

“Sicuramente tanto. Hanno aperto le porte a tutti, danno spazio alle idee, consentono di avere visibilità senza investimenti troppo forti a livello economico, l’impatto mediatico è notevole. Sono un bel ‘boost’ per chi ha qualcosa da dire”.

E per quando sarà finalmente passata la pandemia, hai dei progetti anche live?

“In questo momento voglio concentrarmi su quello a cui sto già lavorando, per cui la ricerca di artisti da promuovere su Twitch, la configurazione e l’approfondimento di tutte le tecnologie disponibili e dei software per il video, voglio alzare al massimo la qualità. Ora è il momento per concentrarci sullo streaming, è presto per dire quando potremo tornare dal vivo. Però, anche per quanto riguarda questo progetto, quando potremo muoverci di più sarà senza dubbio più facile e anche più bello gestire le interviste in loco anziché sempre e solo a distanza”.

 

A. Sg.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium