Eventi - 05 febbraio 2021, 10:25

Il tastierista savonese Andrea De Paoli presenta il suo libro "Modern keyboards - La fabbrica del suono"

Dalla storia dei primissimi esperimenti di strumenti meccanizzati alle più moderne workstation, una guida alla programmazione delle tastiere, tra i più oscuri segreti della sintesi

In apertura: Andrea De Paoli mostra con orgoglio la sua creazione; in gallery: la copertina di "Modern keyboards"

È appena uscito per Dantone Musica & Edizioni, nell’ambito della collana MMI a cura di Alex Stornello, distribuito da Volonté & Co., il saggio “Modern keyboards – La fabbrica del suono” del musicista e sound engineer Andrea De Paoli.

A meno di 24 ore dalla sua presentazione ufficiale, questo testo è già balzato al secondo posto della classifica dei best seller di Amazon per la sezione musica elettronica, spiccando letteralmente in mezzo a centinaia di titoli dedicati ad argomenti tecnici.

Nato a Savona ma “cittadino del mondo” per via della sua professione (attualmente il suo studio di registrazione è a Milano), Andrea De Paoli è un nome che tra gli amanti della musica non ha bisogno di presentazioni: tastierista, nella sua vita ha suonato tantissimi generi diversi, dal power metal al jazz rock, dall’electro-pop ai tributi; produttore, compositore e arrangiatore anche per altri artisti, ha inanellato collaborazioni di prestigio internazionale.

Recentemente, grazie al rapporto di reciproca fiducia che ha instaurato con alcune aziende tra le più prestigiose al mondo in fatto di elettronica musicale, De Paoli ha aggiunto al suo ricco curriculum anche una intensa attività come dimostratore e docente, tra corsi in aula e on-line, tutorial e webinar.

L’idea di De Paoli è stata quella di riassumere questo suo percorso didattico in un compendio sulle potenzialità della sintesi e della programmazione, dalle “icone” che hanno fatto la storia dapprima della sintesi analogica e poi digitale attraverso le tecnologie FM, PCM e altro, ad arrivare alle moderne workstation ricche di funzioni e ai Vst, i sintetizzatori “virtuali” per computer.

“Modern Keyboards” racconta lo sviluppo degli strumenti meccanizzati dal 300 a.C. fino ai sintetizzatori dei giorni nostri, la teoria del suono, la psicoacustica, come sono costruiti e realizzati gli strumenti elettronici, come funzionano, quali sono i parametri determinanti per il loro funzionamento, quali forme di generazione sonora si possono utilizzare, come funziona il MIDI, il Campionamento e le forme di sintesi sonora più diffuse.

Lo scopo finale è quello di avere una panoramica il più approfondita possibile su cosa sono e come funzionano i sintetizzatori al fine di realizzare i propri suoni, modificare i preset di fabbrica, gestire i setup tastiere in studio e dal vivo e tanto altro.

Il testo si avvale anche delle prefazioni di Alberto Trullu (Sound Designer collaboratore di Derek Sherinian e Jordan Rudess), Maurizio De Paola (Direttore di Rock Hard, Scrittore, Musicista) e Michele Luppi (Tastierista e Back Vocals dei Whitesnake, Tastierista e Back vocals di Umberto Tozzi, Tastierista per House of Lords e per Solieri, Produttore, Formatore e divulgatore).

Abbiamo contattato Andrea De Paoli per intervistarlo sulla genesi del suo “Modern keyboards – La fabbrica del suono”.

Il tuo primo libro, un traguardo importante: quanto tempo e quanto lavoro c’è dietro questa vera e propria “opera omnia” dedicata all’universo della programmazione musicale?

Il mio libro Modern Keyboards - La Fabbrica del Suono ha richiesto tre anni di lavoro.

Da un punto di vista della realizzazione è stato il lavoro più impegnativo e faticoso che abbia mai realizzato, più faticoso di un album di 12 canzoni, perché non avevo mai scritto un libro.

E’ stato molto difficile pensare a come impostarlo, verificare fonti, fare esempi su teoremi e percezione acustica del suono anche con grafici e strumenti di misura, usati per dimostrare a livello pratico.

Realizzare un libro di questo tipo è veramente un’impresa ardua la quale ha richiesto anche l’acquisizione almeno delle basi di Adobe InDesign per l’impaginazione del libro; anche l’acquisizione di un numero decisamente cospicuo di fonti bibliografiche che per quanto riguarda l’argomento sintetizzatori sono scompattate in volumi di diverse branche della scienza, è stato molto molto difficile.

Se non fossimo partiti da questo presupposto sarebbe stato impossibile realizzarlo vista la quantità di grafici, figure, esempi ecc.

Se tu dovessi descrivere un “utente medio”, a chi è rivolto il tuo libro?

Il libro è rivolto a tutti coloro che vogliano approfondire le competenze necessarie per un utilizzo consapevole dei sintetizzatori e della programmazione di suoni da zero o la modifica dei suoni di fabbrica di un sintetizzatore.

Non c’è molta didattica in italiano su questo argomento per cui mi sento di consigliarlo agli amatori, ai professionisti, sia tastieristi che non.

Può essere molto utile anche a chi non lavora con i sintetizzatori perché alcuni concetti fondamentali descritti nel libro valgono per tutti gli strumenti.

Al momento è il riferimento didattico per il Corso di Musica Elettronica e Sintetizzatori dell’ MMI (Modern Music Institute) MKI Modernkeyboards di cui sono stato nominato coodinatore internazionale nel 2018.

Mi auguro possa essere letto da molti ed entrare anche in altre strutture didattiche come licei musicali, conservatori come strumento didattico e divulgativo.

Per produrre e raccogliere tutto il materiale, ti sei avvalso di collaborazioni particolari? C’è qualcuno che vuoi ringraziare?

Per quanto riguarda la stesura generale ho cercato di scavare nella mia esperienza e di approfondire alcuni particolari utilizzando diverse fonti.

Ho ricevuto consigli molto preziosi da Enrico Cosimi, riferimento autorevole, il quale mi ha fornito spunti per la struttura dei capitoli.

Anche Alberto Trullu, Sound Designer collaboratore di Derek Sherinian e Jordan Rudess mi ha fornito elementi utili per il Capitolo 14 dove parlo dello scambio di suoni tra sintetizzatori delle stesse marche e anche per il capitolo sulla sintesi VAST di Kurzweil.

Molto prezioso è stato il contributo di Massimo Bendinelli e Alice Coletti Briscese in fase di revisione di bozza e naturalmente l’editore Germano Dantone di Dantone Musica Edizioni che mi ha seguito passo passo durante tutta la realizzazione.

Da menzionare assolutamente anche il Distributore Volontè and Co. Che insieme a Dantone sta facendo un lavoro ultra capillare di diffusione del libro sia in negozi di settore che per il grande pubblico.

La musica, questo è ovvio, non è solo tecnologia ma prima di tutto emozioni: “quanto Andrea c’è” dentro queste pagine a livello emotivo?

Dentro questo libro a livello emotivo c’è tutto me stesso, ogni singola essenza.

Hai detto una cosa molto importante.

Ciò che viene descritto in libri di questo tipo sono linee guida, chiamiamoli tool, che a lungo andare e una volta acquisiti renderanno il lavoro del Sound Design molto più veloce e consapevole.

Non dimentichiamoci però che la musica è arte, i sintetizzatori sono arte per cui l’ultima parola ce l’hanno sempre l’orecchio individuale e il proprio animo artistico e creativo.

Indubbiamente hai potuto indirizzare le energie sul tuo libro perché l’epoca che stiamo vivendo, segnata dal Coronavirus, ha paralizzato l’intero comparto musicale, ha bloccato completamente la tua attività dal vivo e ha minimizzato anche il lavoro in studio di registrazione. Quanto è stato forte il danno per l’intera categoria?

In realtà non mi sono mai fermato, ho continuato a lavorare, produrre, formare, fare arrangiamenti, di conseguenza è stata molto dura realizzare il libro dovendo gestire una montagna di lavoro anche durante la pandemia.

Purtroppo questo brutto momento ha in qualche modo influenzato psicologicamente, emotivamente, economicamente tutti quanti nessuno escluso, chiaramente in misura diversa a seconda anche del settore.

Il settore musicale e quello della cultura e dell’intrattenimento sono stati letteralmente uccisi senza una logica per cui spero vivamente che si possa in qualche modo riconquistare il ruolo fondamentale della cultura e dell’intrattenimento a livello di impatto emotivo ed economico sulla società.

Non può esistere una società senza musica, teatri, sapere, cinema, anche le palestre; insomma tutto ciò che può migliorare l’individuo a livello culturale di benessere psicofisico.

Ovviamente ora speriamo tutti di lasciarci alle spalle al più presto questo brutto ricordo e di ritornare alla normalità. Se tu dovessi descrivere questa fase storica tra 10 anni come la ricorderai?

Per descrivere questo periodo storico utilizzerei una metafora… Lo descriverei come “Un bruttissimo sogno’’.

Tornando al tuo libro: hai già in programma altre pubblicazioni?

Al momento ho già pronto per tre quarti un altro testo e ho intenzione di realizzarne altri per dare una continuità e approfondire alcuni argomenti già trattati nel libro.

E concludiamo con una riflessione sul futuro che ci regali speranza e positività: a quali progetti stai lavorando in questo momento e quali altri vuoi mettere in cantiere a breve?

In questo momento sto lavorando quasi esclusivamente nel settore della formazione nelle tecnologie musicali.

A livello artistico sto lavorando a due nuovi album metal che vedranno la luce entro un anno grosso modo, lavoro sempre ai miei brani di musica Synthwave anni ’80 di cui pubblicherò sicuramente nuovi singoli e sulla composizione e arrangiamento di canzoni per artisti italiani e stranieri.

Faccio un grande in bocca al lupo a tutti i musicisti, a tutti i lavoratori dello spettacolo, ai lavoratori di tutti i settori che sono stati colpiti da questa brutta situazione, con l’augurio che si possa iniziare di nuovo meglio di prima e con dei presupposti positivi!





A. Sg.