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Attualità | 03 febbraio 2021, 10:50

Nuovo impianto a gas Tirreno Power, respinto l'ordine del giorno a Savona sullo stop al progetto

Sindaco Caprioglio: "Ci vuole attenzione ma non è possibile dire no a prescindere senza aver fatto tutte le verifiche e gli accertamenti". Approvato invece l'ordine del giorno del Pd

Nuovo impianto a gas Tirreno Power, respinto l'ordine del giorno a Savona sullo stop al progetto

In consiglio comunale a Savona sbarca il tema del nuovo gruppo a gas della centrale Tirreno Power a Vado Ligure.

Dopo che il parlamentino del comune di Quiliano aveva dato parere contrario alla progettazione (Leggi QUI) e l'amministrazione vadese ha annunciato che farà le sue valutazioni dopo aver conosciuto gli esiti delle istruttorie tecnico ambientali (Leggi QUI), i gruppi consiliari di Rete a Sinistra, Noi per Savona e M5S hanno presentato un ordine del giorno sull'argomento.

"Vista la complessità della situazione esistente già compromessa nei decenni precedenti dal punto di vista sanitario e ambientale a causa dell'impatto delle emissioni e degli inquinanti a suolo, visto che il nostro territorio ha già dato, chiediamo che il comune esprima la contrarietà al progetto e a chiedere un incontro con la Regione perché faccia presente la criticità al Ministero dell'Ambiente. Sarebbe importante che il comune capoluogo si esprimesse contrariamente al progetto in maniera netta e chiara" ha specificato il capogruppo di Rete a Sinistra Marco Ravera.

Un altro ordine del giorno è stato presentato anche dal Partito Democratico: "Credo che la nostra contrarietà, perplessità alla costruzione di un impianto di questo genere non possa essere solo tecnica, non può ricadere nel rischio di una discussione che può apparire come quella dell'ambiente che si contrappone allo sviluppo industriale, una visione che ha portato poca fortuna a questo territorio. Dobbiamo credere che il savonese debba a maggior ragione guardare al futuro immaginando una programmazione di investimenti che sia tutta rivolta a produzione compatibili con l'ambiente e totalmente sostenibili, industrialmente vincenti" ha proseguito la consigliere dem Cristina Battaglia.

"Si tratta di contemperare diverse esigenze, da una parte la salute pubblica e l'ambiente sono il punto fermo da cui partire, ma questo non vuol dire che bisogna bloccare lo sviluppo economico - ha risposto il sindaco Ilaria Caprioglio - l'ordine del giorno di Rete a Sinistra, Noi per Savona e M5S mi trova contraria, sono d'accordo con quello presentato dal Pd. L'ecosistema non deve essere un freno per lo sviluppo di un territorio ma deve essere un volano. Ci vuole attenzione ma non è possibile dire no a prescindere senza aver fatto tutte le verifiche e gli accertamenti".

L'ordine del giorno dei tre gruppi consiliari è stato respinto con 9 voti contrari, 7 astenuti e 5 voti favorevoli. Quello del Pd invece ha ricevuto 14 voti favorevoli, 1 contrario e 6 astenuti e la pratica è stata approvata.

"Le nostre considerazioni, partono dal presupposto che sia in corso il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e che il 23 gennaio si sono conclusi i termini dell’Avviso Pubblico per la presentazione delle osservazioni" spiega Elisa Di Padova, capogruppo dei dem.

"L’area di Vado/Quiliano, che ricordiamo essere 'Area di Crisi Complessa', - prosegue la Di Padova - è quindi fondamentale che le iniziative e gli investimenti da avviare all’interno di essa tengano conto di questo e dello stato di attuazione delle misure previste, in un contesto di programmazione e pianificazione che punti alla crescita e allo sviluppo dell’area in un’ottica di piena sostenibilità"

Inoltre il territorio è "stato nel passato fortemente compromesso in termini ambientali e di ricadute sulla salute dei cittadini e non sembrano esserci ragioni occupazionali di grande rilevanza" aggiungono i dem esprimendo preoccupazione su di un nuovo impianto a fonti fossili "che non contribuisce e anzi rischia di ostacolare uno sviluppo dell’area secondo i principi sopra enunciati" .

Piuttosto, secondo il PD, si devono trovare soluzioni "che possano davvero traguardare una visione di sviluppo a lungo periodo" come il potenziamento della filiera di sviluppo portuale, coinvolgendo anche Savona.

Luciano Parodi

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