Due mondiali vinti con il Settebello oltre ad un argento ed un bronzo olimpico, ma anche sette scudetti, altrettante coppe Italia e una Champions League con la Pro Recco e due coppe Len con la Rari Nantes Savona. Al già ricco palmares di Matteo Aicardi, pallanuotista originario di Tovo San Giacomo, si è aggiunto però un prestigioso riconoscimento: la divisa dell'Esercito italiano.
Il centroboa azzurro (assieme ai compagni di nazionale Presciutti, Di Fulvio, Velotto e Del Lungo) ha infatti vinto il concorso atleti ed è stato così arruolato nel corpo militare dopo una breve cerimonia che si è svolta presso il centro atleti della Cecchignola, a Roma.
"Ho sempre portato sul petto i colori del mio paese. Nelle partite internazionali, durante l’inno, ho sempre una scossa lungo tutta la schiena che mi ricorda che quello che faccio lo faccio per qualcuno oltre a me stesso, che rappresento molto più che un singolo individuo o un gruppo di 13 giocatori - ha svelato Aicardi alla nostra redazione spiegando cosa significhi per lui l'ingresso nell’esercito - Ora ho la fortuna di far parte del corpo che per antonomasia rappresenta il nostro Paese; ne sono davvero onorato".
Orgoglio ma anche grande concentrazione per dimostrare di meritare la divisa : "Con lo sport il futuro ho imparato a metterlo da parte, perché è il primo modo per perdere di vista l'obbiettivo che hai. Mi concentro, giorno dopo giorno, a recuperare dall’intervento alla spalla, a ritrovare una condizione fisica che, dopo un anno di stop dalle partite, sarà la cosa più difficile e tediosa da affrontare. Ma non mollo. Non sono mai stato un giocatore di talento ma ho sempre sopperito con la tenacia. Sarà un'altra grande sfida. In tutto questo, dopo l’estate e dopo il camp che organizzeremo a Loano, nell’ultima settimana di agosto spero di riuscire a laurearmi".
Il 2020 è stato un anno difficile per via del Covid-19, un nemico che il centroboa dell'entroterra pietrese ha affrontato in prima persona: "Sono stato fortunato perché avendolo preso in forma lieve non mi ha lasciato nessun problema. Devo essere sincero, a parte la sfortuna delle tempistiche ho avuto modo di concentrarmi un po' sulla mia vita: ero un ragazzino quando sono andato via di casa e mi sono catapultato in un mondo che mi ha tenuto lontano dai miei affetti per 18 anni. Ho voluto vedere il lato positivo di quest’anno e l’ho sfruttato per una crescita personale e umana".
Nel frattempo sabato scorso Matteo è tornato in vasca per una gara ufficiale dopo oltre dieci mesi di inattività. A Salerno la sua Pro Recco ha superato i padroni di casa con un secco 15-10 e nel tabellino non è di certo mancata la firma del centroboa due volte campione del mondo, andato a segno per ben quattro volte con il primo pallone in rete depositato dopo appena 93 secondi: un segnale di quanto sia ancora tanta la fame agonistica di un ragazzo che, il prossimo 19 aprile, compirà 35 anni con ancora tanta voglia di stupire i suoi tifosi.