Domenico Capezzoli (Italia dei Valori): “Allarme sicurezza” i continui rischi di incolumità di persone fragili e anziani ci indigna. Interveniamo sulle violenze alla Rsa “La Villa” di Varazze, in provincia di Savona. In giornata presenteremo un Esposto alla procura della Repubblica
Apprendiamo con indignazione, quanto accaduto a discapito di anziani, minacciati e insultati da chi dovrebbe prendersene cura".
Ma veniamo alla notizia:
"Alcune operatrici socio-sanitarie della Rsa "La Villa" di Varazze, in provincia di Savona, sono state arrestate dalla guardia di Finanza di Savona per maltrattamenti e violenze nella struttura nella quale lavoravano.
Dopo l'esecuzione dei provvedimenti cautelari, pochi giorni fa, da parte dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona, sono comparsi nuovi elementi investigativi che hanno portato all'arresto di altri 3 operatori socio sanitari, anch'essi in servizio in la RSA nelle prime ore della mattinata, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Savona hanno infatti ottemperato a tre ulteriori ordinanze su applicazione di misure cautelari (anche in questo caso arresti domiciliari), emesse dal GIP del Tribunale di Savona, contro altri tre dipendenti di questa casa sanitaria. Tre, due donne e un uomo, tutti italiani, rispettivamente di 38, 46 e 50 anni, sono accusati degli stessi reati che hanno portato all'arresto domestico dei loro colleghi il 25 gennaio, e si riferiscono ad altri episodi di violenza e abuso commessi contro gli ospiti della struttura. Le misure restrittive sono state disposte su richiesta della Procura di Savona -, alla luce dei nuovi elementi emersi durante le indagini che hanno individuato oggi i detenuti e di altre prove di abusi avvenuti, in alloggi protetti. Al centro delle misure restrittive c'è la falsità dei motivi degli attentati, che ha esposto il pericolo degli indagati e il rischio di reiterazione del reato.
Perquisizioni domiciliari nelle abitazioni degli indagati a Genova, Stella e Albisola Superiore. I tre operatori socio-sanitari arrestati questa mattina erano soliti insultare, minacciare e trascinare persone anziane, incapaci di difendersi e costrette a subire l'oppressione di queste persone, che liberano il loro dolore facendo esplodere rabbia, violenza e umiliazione su individui deboli, che pagano per un tipo di servizio di assistenza completamente diverso. L'attività investigativa degli inquirenti prosegue nella più stretta segretezza, anche alla luce dei nuovi elementi ottenuti durante le perquisizioni effettuate nei luoghi della casa di cura e nelle abitazioni dei detenuti".
"In giornata, continua l'esponente dell'Idv, presenterò un esposto a tutte le procure d'Italia perchè riteniamo opportuno un'indagine concreta. Ora chi dirige la Rsa deve dare risposte concrete ai fatti avvenuti, ci pare strano che loro no siano a conoscenza dei fatti, forse perchè sono complici? Inoltre conclude Capezzoli, forse è opportuno rivedere le selezioni per diventare O.s.s, la nostra proposta prevedere un percorso di formazione iniziale direttamente nelle strutture e prevedere dei criteri consoni e dopo possono se sono idonei fare il corso altrimenti fuori".