Si è lasciato alle spalle un'onorata carriera trentennale tra Pci, Pds, Ds e Pd, per sposare il progetto politico di Carlo Calenda. “Azione” è il nuovo approdo di Luca Martino, ex assessore alle finanze e sport dalla giunta Berruti. “Ho ritrovato - spiega - la voglia di fare politica che avevo perso a causa della metamorfosi del Pd”.
Quale metamorfosi, scusi?
Come definirebbe lei la parabola di un partito di sinistra, riformista, che si consegna al M5S? Per me è una mutazione genetica inaccettabile. E infatti me ne sono andato. Il Pd dovrebbe estinguersi.
Se non sbaglio, per un breve periodo lei ha condiviso le idee di Renzi.
Esatto, credevo avrebbe cambiato il Pd. Poi è andata come è andata. Dire, oggi, che Renzi ha una scarsa empatia con la gente è un eufemismo. Lo odiano. Paga una serie di errori.
Calenda, invece?
E’ il leader di un 'per ora' piccolo partito, Ma le sue idee mi piacciono: vuole costruire una forza riformista che cerchi intese con i moderati di Toti, di Forza Italia e di un Pd che cambi pelle rispetto alle scelte di Zingaretti e Orlando.
Come giudica il Patto di Russo?
Nulla di personale con Marco, che stimo. Il problema è che la sua lista civica è prigioniera dei Cinquestelle e di un Pd debole e confuso. Russo non ha la forza di sottrarsi a questo giogo. Anzi, è appeso a un via libera che non è ancora arrivato dai due partiti.
Lei quale alternativa auspica?
Una scomposizione delle delle due coalizioni, con il taglio di M5S e Lega. Io, ad esempio, credo che Toti potrebbe essere attirato da un progetto del genere, che in fondo, nella nostra provincia ha già due precedenti di Varazze e Loano.
Cosa pensa della candidatura di Dario a Amoretti nel centrodestra?
Ottimo candidato, non fosse che deve trascinarsi dietro il fardello nella Lega. Ma forse per lui sarà più facile fare una lista di gente nuova, rappresentativa della società civile.
Nel frattempo risulta che abbia cercato lei, Massimo Zunino e altri ex esponenti di spicco del Pd, per aiutarlo a creare una sponda a sinistra.
Ci sono stati contatti, è vero, ma Amoretti non può chiederci di entrare a titolo personale in una lista civica alleata della Lega. La mia risposta, a queste condizioni, è no.
Russo l’ha cercata?
Sa che non considero il suo progetto adeguato alle esigenze della città.
Insomma, ci sarà una lista Azione?
Sono un semplice iscritto e posso solo dare il mio parere. C'è un’esigenza di rappresentanza che noi possiamo soddisfare. E l’esito di un eventuale ballottaggio potrebbe essere determinato anche dai nostri voti. Comunque vediamo cosa accade nelle prossime settimane. Non escludo la mia candidatura.