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Politica | 22 gennaio 2021, 17:13

Riforma del demanio marittimo, l'assessore Scajola: "Serve un confronto democratico per tutelare imprenditori e lavoratori"

Secondo il coordinatore del tavolo interregionale le regioni sono compatte a salvaguardia dell'attività di quello che è considerato un "settore strategico per l'intera nazione"

Riforma del demanio marittimo, l'assessore Scajola: "Serve un confronto democratico per tutelare imprenditori e lavoratori"

Le regioni fanno fronte comune sulla questione del rinnovo delle concessioni demaniali e sull'aumento del canone minimo a 2500 euro. E' stato chiesto un confronto al Governo per fronteggiare un clima di incertezza che coinvolge tante famiglie. 

Queste problematiche demaniali sono ben note in Liguria. La riunione di oggi del Tavolo interregionale, coordinato dall'assessore ligure Marco Scajola, ha messo a fuoco i problemi dell'intero comparto balneare che da tempo chiede risposte concrete da parte dell'esecutivo. I rappresentanti delle regioni lamentano il silenzio del Governo, nonostante i ripetuti solleciti, e hanno dato mandato a Scajola, in qualità di coordinatore, di chiedere al Governo un'immediata convocazione. 

Sono moltissime le imprese messe in ginocchio nei diversi settori (pesca, balneare, sportivo, sociale). Le regioni chiedono inoltre una riforma organica sul demanio marittimo, attesa dal territorio ormai da anni e per mettere la parola fine a una situazione di incertezza che si protrae da troppo tempo, seguendo la strada già percorsa da altre nazioni europee, come Spagna e Portogallo, che hanno adottato una riforma completa del settore. 

"Mai come adesso le regioni si trovano così compatte - ha detto il coordinatore Marco Scajola - sul tema delle concessioni e della necessità di una riforma organica del demanio marittimo. Chiediamo collaborazione, ci poniamo in maniera propositiva e costruttiva al Governo che però latita: vogliamo un confronto democratico per tutelare i tanti imprenditori e lavoratori di un settore strategico per l'intera nazione che vedono ad oggi a rischio la loro attività".

Comunicato stampa

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