"Questa è la mia ennesima lettera di richiesta per tenere in considerazione Cosseria, seppur per numero di abitanti sia definito un piccolo comune. Piccolo certo, ma che non sopporta più di essere bistrattato da alcuni enti erogatori di servizi al cittadino. La situazione dell'ufficio postale di Cosseria è intollerabile".
Cosi commenta il sindaco Roberto Molinaro in una missiva inviata al premier Giuseppe Conte, a Poste Italiane, al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, al prefetto di Savona Antonio Cananà, al presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, ad Anci e alla Cgil.
"E' un ufficio storico da sempre molto attivo grazie anche alla vendita dei prodotti postali. Inspiegabilmente ogni dipendente di questo ufficio che ha acquistato esperienza e professionalità, socializzando con la popolazione locale, è stato puntualmente trasferito in altra sede a volte ancora più decentrata - prosegue - Devo dedurne che la posta di Cosseria è un ufficio di punizione?".
"Sabato scorso vi era una una quindicina di utenti in coda fuori (al mattino) con la temperatura della media stagionale valbormidese. Non abbiamo il clima mite della costa. Chi va in posta ha un'età avanzata poiché a Cosseria la connessione internet funziona come la posta, a giorni alterni, e perché molti non hanno un computer e preferiscono recarsi di persona presso l'ufficio postale".
"La scusa della pandemia è un buon rifugio di scuse per operare ulteriori tagli ai servizi essenziali. Non mi interessa affatto che Poste Italiane siano diventate giuridicamente una società per azioni, svolgono un servizio pubblico e devono svolgerlo almeno 6 giorni alla settimana. Non per soli 3 giorni come sta succedendo da marzo 2020".
"Mi era stato garantito che a metà settembre avrebbe riaperto il venerdì, pensavo fosse sottinteso che si trattasse del 2020. Nel 2018 Poste Italiane ha pomposamente presentato un decalogo di iniziative; fra questi 10 punti vi era l'espressa volontà e promessa davanti a oltre 5 mila sindaci presenti al Forum di Roma che non avrebbe effettuato ulteriori interventi di razionalizzazione delle spese (tradotto non avrebbe aumentato i giorni di chiusura settimanale)".
"Questo punto è stato totalmente disatteso e non è una bella figura non mantenere una promessa scritta - continua - La risposta incredibile e paradossale che mi ha inviato un funzionario di Poste Italiane rispondendo alle mie precedenti lettere non ha certo agevolato il confronto anzi, nel corpo della lettera mi ha indicato gli orari dell'ufficio comunale di Millesimo, con l'implicito suggerimento nei miei confronti di invogliare i cosseriesi a recarsi nell'ufficio postale del paese confinante dove le code di attesa ricordano le piacevoli attese al di la della cortina di ferro fino agli anni '89".
"Si riapra immediatamente l'ufficio postale di Cosseria almeno il venerdì e al più presto anche il lunedì e giovedì. Siamo in emergenza Covid e con l'influenza stagionale che incombe: lasciare le persone specialmente quelle anziane e con disabilità in attesa al freddo di inverno a 500 metri di quota è vergognoso. I costi vanno risparmiati su altri comparti e non sulla salute degli utenti".
"Altra promessa andata a finire negli archivi del programma "Chi l'ha visto": l'installazione del Postamat a Cosseria. La lettera di Poste Italiane a firma in calce del vice direttore, dottor Giuseppe Lasco, con la quale mi avvisava che avevano preso in carico la richiesta di installazione di un ATM (Postamat) sul territorio di Cosseria risale al 25 giugno 2019. Vorrei comprendere insieme agli utenti il motivo per cui nella quotidianità dei rari giorni in cui lo sportello di Cosseria è aperto, il sovente il dipendente dell'ufficio postale "rifiuta" di ricevere il versamento di denaro contante".
"Si obbligano le persone ad avere un c/c bancario o postale e poi non si può versare il contante? Non da ultimo la famigerata macchina che legge i bollettini di pagamento, spesso si inceppa e la soluzione qual é? Recarsi nell'ufficio postale dei comuni limitrofi dove ripeto la coda è assicurata senza sovrapprezzo?. Ho ascoltato alcuni utenti delusi e rassegnati i quali asserivano che sarebbe meglio chiudere l'ufficio postale di Cosseria anziché avere uno sportello in stato di grave deficit funzionale".
"Non è la mia volontà, la posta di Cosseria esisteva ancor prima della realizzazione della strada provinciale che vi passa accanto, vi sono parcheggi in prossimità, senza agguati di disco orario o di bande colorate di blu. La mia missione è tenere aperto e migliorare l'efficienza dello sportello postale. A Cosseria la qualità della vita è buona e invito chiunque dotato di buone intenzioni a venire ad abitare nella nostra tranquilla e naturalistica realtà".
"Desiderare di vivere in un posto meno affollato non significa che uno desideri fare l'eremita. Noi cosseriesi desideriamo difenderci solo dalle calamità naturali e non dalle calamità artificiali di chi pensa solo al risparmio e al guadagno. Non funziona così. La gestione precedente dei viadotti autostradali, della sanità e dell'ambiente insegnano che prima o poi i guadagni ottenuti sulla pelle delle persone si dissolvano in spese legali".
"E' una mancanza di rispetto anche nei confronti dell'amministrazione comunale eletta democraticamente il non tener conto delle varie missive; il sindaco scrive ed è cortesia rispondere. Per ora sono solo miei monologhi e questo mi amareggia, ma questo mi sprona nel continuare a presentare con determinazione le legittime istanze degli utenti" conclude il primo cittadino Molinaro.