Un paesaggio che ha sempre il suo fascino. Lo svuotamento della diga di Osiglia ha fatto riemergere i ruderi dell'antico paese. La recente nevicata ha fatto il resto. Si tratta di un'operazione (pianificata con gli enti) che viene fatta periodicamente per lavori di manutenzione.
Costruito tra il 1937 e il 1939, lo sbarramento ha un fronte di 224 m e un'altezza pari a 70,7 m. Realizzata dalla ditta Torno e C. di Milano, la diga sommerse diverse abitazioni e una chiesa.
Il lago - fanno sapere da Tirreno Power, proprietaria dell'impianto - è stato svuotato per lavori di manutenzione straordinaria. La fauna ittica non ha subito nessuna problematica. I pesci sono rimasti al loro posto in un milione di metri cubi d'acqua. L'intervento è stato concluso e le operazioni di riempimento del bacino sono attualmente in atto. Ovviamente, la velocità di rientro dipenderà dall'intensità delle piogge.
Con 3 km di lunghezza e una capienza pari a 13 milioni di metri cubi d'acqua, la diga di Osiglia è il maggior lago della provincia di Savona. A causa dei lavori, l'attività all'interno della riserva di pesca è stata ovviamente sospesa. Riprenderà con il nuovo anno.