Attualità - 14 dicembre 2020, 13:23

Restyling del "Monumento ai caduti di tutte le guerre": comune di Albissola riceve un contributo dalla Fondazione "A. De Mari"

40 mila euro nell'ambito del bando restauro. L'opera è posta sul Lungomare degli Artisti

Il consiglio di amministrazione della Fondazione A. De Mari di Savona ha recentemente deliberato un cospicuo contributo, ben 40 mila euro, da assegnare al comune di Albissola Marina per un ambizioso progetto di restauro del “Monumento ai caduti di tutte le guerre” posto sul Lungomare degli Artisti.

Parliamo di un pezzo importante della storia recente di Albissola. Prima che il Lungomare degli Artisti venisse realizzato e inaugurato nel 1963, infatti, la storica piazzetta dei pescatori venne designata a sede del Monumento ai Caduti di tutte le guerre. Nel 1954 il comune di Albissola Marina bandì un concorso nazionale per il monumento, che doveva essere realizzato in ceramica e pensato per essere collocato sul lungomare, a pochi metri dalla spiaggia. Leoncillo si aggiudicò il concorso nel 1955 e realizzò le sculture in ceramica che lo compongono tra il 1956 e il 1957.

Si tratta del fregio dei Caduti (lato monte), e il gruppo dei Superstiti, (lato mare), divisi da un blocco di cemento scalpellato. Il monumento, inaugurato nel gennaio 1958, antiretorico e conteso tra linguaggio espressionista, neo-cubista e informale, è innovativo per il suo inedito dialogo con lo spazio urbano, ed è l'unica opera pubblica di Leoncillo ancora oggi esistente in Italia. 

A seguito di ripetuti distacchi di materia ceramica dai gruppi scultorei del monumento, nella primavera 2019 si sono svolti i primi sopralluoghi congiunti da parte dell’Amministrazione comunale e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona, nelle persone della funzionaria storica dell’arte Dott.ssa Chiara Masi e della restauratrice Dott.ssa Lorenza Panizzoli, la cui collaborazione scientifica e istituzionale è risultata fondamentale. Da quegli incontri, infatti, si delineò l’idea di procedere a un intervento di restauro del monumento, propedeutico al suo trasferimento all’interno di una sede museale, da individuare e predisporre, ed optando eventualmente per una sostituzione in loco con una copia.

Proprio tramite la Soprintendenza di Genova, l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha preso in carico l’intervento di restauro. Tra il 19 e 20 ottobre si è svolto un primo intervento di messa in sicurezza dei corpi ceramici eseguito dalle Dott.sse Shirin Afra, Chiara Gabbriellini e Chiara Fornari coordinate dalla Dott.ssa Laura Speranza, responsabile della sezione Materiali Ceramici Plastici e Vitrei dell’Opificio. 

Così Luca Bochicchio, direttore scientifico del MuDA di Albissola Marina: “l’intervento di due importanti organismi statali preposti alla tutela e alla ricerca, come la Soprintendenza e l’Opificio, non era affatto scontato, così come non lo era il generoso sostegno della Fondazione De Mari. Evidentemente è stato riconosciuto il valore scientifico e culturale di un progetto che non si profila semplicemente come un restauro, quanto piuttosto come un complesso recupero che tiene conto sia del manufatto sia della sua area di collocazione, dalla quale derivano essenzialmente i suoi problemi di conservazione ma anche il suo significato simbolico e ambientale”.

Il progetto di restauro che è stato selezionato e cofinanziato dalla Fondazione De Mari prevede diverse azioni da parte di differenti specialisti nel settore della conservazione. Già dal mese di Dicembre 2020 prenderanno il via le prime attività in programma, a partire dalla scansione 3D del Monumento, per ragioni conservative e di documentazione. L’operazione, con l’impiego di scanner 3D e droni, verrà eseguita da un team di ricercatori dell’Università di Genova, Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale, coordinati dal Prof. Domenico Sguerso.

Così commenta Nicoletta Negro, vice sindaco e assessore alla cultura: “Per una piccola realtà come Albissola Marina, che ha un patrimonio prezioso e molto vasto da valorizzare e proteggere, non è sempre facile garantire le ingenti coperture economiche per farlo. Realtà come la Fondazione De Mari sono di grandissimo supporto nei processi di salvaguardia dei monumenti ed oggi siamo felici di poter annunciare che quello storicamente fra i più importanti che possediamo, il Monumento ai Caduti realizzato da Leoncillo, sulla base di una progettualità biennale sarà sottoposto a un intervento importante di salvaguardia che ne garantirà la sopravvivenza alle future generazioni.  Senza il corposo contributo della nostra Fondazione Bancaria il suo destino sarebbe stato il lento ma inesorabile sgretolarsi sotto agli agenti atmosferici di vento e salino. Il restauro sarà anche occasione di studio e divulgazione scientifica rispetto a un tema, quello della conservazione delle ceramiche all'aperto, che è tanto attuale da meritare un convegno a Faenza nel 2021 organizzato dal Gruppo Italiano dell'International Institute for Conservation”.

Comunicato stampa