Regione Liguria ha inviato oggi al dipartimento per la Protezione civile nazionale la proposta di riparto dei sette milioni di euro riconosciuti per le somme urgenze a seguito degli eventi calamitosi del 2 e 3 ottobre: “I comuni - spiega l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone - hanno chiesto oltre cinquanta milioni per le emergenze: per noi questa è dunque solo una prima distribuzione di risorse, in mancanza di ulteriori stanziamenti da parte del governo il provvedimento sarebbe largamente insufficiente; Regione Liguria non partecipa al riparto di questi primi sette milioni, nonostante abbia 1,6 milioni di somme urgenze da affrontare in proprio, per non togliere risorse ai comuni. In questo modo pensiamo di poter coprire tutte le prime emergenze riscontrate, resta inteso che se la cifra restasse immutata non si potrebbero fare tutti gli interventi di somma urgenza richiesti dai territori”.
Regione Liguria ha stabilito il riparto tra i comuni in base a questi criteri: le prime emergenze ai comuni vengono ristorate al 100%, e alla Provincia di Imperia per 1,5 milioni; per quanto riguarda le somme urgenze, ai comuni che hanno richiesto fra 400 e 700.000 euro ne saranno assegnati 50.000 euro; per richieste da 700 ad un milione di euro ne verranno assegnati 100.000; da 1 a 1,6 milioni verranno assegnati 175.000 euro; oltre 1,6 milioni verranno assegnati 250.000 euro; in questo modo, tra prime emergenze e somme urgenze, vengono impiegati tutti i sette milioni finora riconosciuti.
“Ringrazio i sindaci - ha concluso Giampedrone - per la collaborazione e la disponibilità che hanno manifestato nel condividere questo piano di riparto a fronte di risorse così insufficienti: abbiamo cercato di coprire le prime emergenze perché sono in buona parte soldi già spesi, era impossibile in questa fase fare di meglio; stiamo lavorando non solo per allargare la zona per la quale sono riconosciuti i danni (l'evento di ottobre non ha colpito solo il ponente), ma soprattutto per ottenere un ulteriore, adeguato stanziamento di fondi”.
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