“Chiediamo che le centinaia di migliaia di precari che lavorano nella pubblica amministrazione vengano assunti, regolarizzati e si dia lavoro stabile in modo che possano costruirsi un futuro. Non è solo una battaglia che qualcuno può ricondurre al classico impiegato, c’è tutto il resto, ci sono migliaia di giovani sfruttati, scioperiamo anche per loro”.
Cgil, Cisl e Uil hanno voluto rispondere a chi ha puntato il dito contro lo sciopero del pubblico impiego indetto quest’oggi in tutta Italia e a Savona con presidio davanti alla Prefettura (i rappresentanti sindacali verranno ascoltati dal Prefetto Antonio Cananà).
Non solo la richiesta di più assunzioni e il rinnovo del contratto per i lavoratori ai quali è scaduto, ma anche la stabilizzazione dei i 170 mila lavoratori precari impegnati, per garantire così maggiore sicurezza sia per loro e che per gli utenti e garantire servizi migliori ai cittadini e alle imprese.
Numerose sono state le critiche contro l’opportunità di dichiarare uno sciopero nei servizi pubblici in un momento di difficoltà del paese, nel quale molti lavoratori hanno perso il lavoro, oltre al fatto che, secondo gli esperti, i dipendenti pubblici hanno già una retribuzione più alta rispetto ai privati.