In forma riservata, a porte chiuse, ma in diretta streaming sulla pagina facebook del comune, questa mattina si è svolta presso la Sala Consigliare del comune di Alassio la consegna dell'Alassino d'Oro il prestigioso riconoscimento che l'amministrazione comunale alassina conferisce ai cittadini che maggiormente si sono messi in evidenza nei rispettivi settori di competenza.
Il regolamento - recentemente modificato dal Consiglio comunale - prevede che una particolare commissione, composta da ex sindaci, raccolte le istanze delle realtà cittadine, esprima un nome e la relativa motivazione. Sempre da regolamento è possibile aggiungere un'onorificenza alla memoria.
Ed è stato Marco Melgrati, visibilmente emozionato per il suo recente ritorno alla guida della città dopo la sospensione, ha così letto le motivazioni con le quali sono stati assegnati i riconoscimenti
L’ALASSINO D’ORO 2020 E’ CONFERITO AD ALBER BACA DETTO ALBI ALBINO per aver dimostrato coraggio, dedizione e abnegazione in occasione dell’inizio della pandemia Covid-19 in Italia, con la tragica situazione di emergenza venutasi a creare ad Alassio e in particolare nel cosiddetto cluster dell’Hotel Bel Sit, presso il quale collabora da diversi anni e dove il suo prodigarsi con premura e senso di solidarietà ha alleviato la delicata situazione degli ospiti in quarantena all’interno della struttura. Con il suo impegno e la sua simpatia rappresenta e simboleggia tutti gli operatori turistici alassini che hanno difeso il nome di Alassio come meta turistica non solo bella e piacevole ma anche accogliente e affidabile.
"Un vero angelo - ha commentato l'assessore alla Protezione civile Franca Giannotta, cui Melgrati ha ceduto la parola in quanto principale riferimento in occasione del Cluster dell'Hotel Bel Sit - sia nei confronti dell'amministrazione con la quale si è costantemente relazionato, sia nei confronti dei media, sia in quelli delle persone che si sono ritrovate costrette in quarantena presso l'Hotel".
"Non ci siamo dimenticati della promessa - ha concluso Melgrati - che gli è stata fatta. Sarà mia cura sollecitare il governatore Toti perchè si adoperi per fare avere ad Albi Albino la cittadinanza. Non saprei immaginare chi potrebbe meritarla di più".
"Ringrazio l'amministrazione, ringrazio i miei colleghi della Croce Bianca - il commosso commento di Alber Baca - per me questo riconoscimento è un grande piacere e un grande onore, oltre a uno stimolo per continuare in questo percorso".
L’ALASSINO D’ORO ALLA MEMORIA 2020 E’ CONFERITO A DON GIORGIO COLAJACONO, direttore dell’Istituto Don Bosco di Alassio, salesiano di grande valore e umanità, di spessore culturale e religioso, con lo sguardo sempre rivolto al futuro, simbolo di un’Istituzione che ha diffuso nella nostra città un’importante opera educativa ed istruttiva. Nel 150° della fondazione dell’Istituto, un doveroso riconoscimento al ruolo da esso svolto nella comunità cittadina di educazione religiosa ed etica, di istruzione, di cultura aperta e tollerante, di formazione e trasmissione di valori umani e civili, contro la povertà e l’ignoranza. Don Giorgio, stroncato dalla pandemia, certo sarebbe stato in grado di portare ancora rinnovamento e nuova energia all’Istituto salesiano di Alassio.
"Un caro amico, con cui ricordo costruttivi confronti, insegnante dei miei figli - Melgrati ricorda così la figura di Don Giorgio Colajacono - Ci è stato portato via troppo presto, ma questo vuole essere, nel suo ricordo, il riconoscimento al ruolo che da 150 anni l'Istituto Salesiano svolge nella nostra città".
"E' un confronto continuo - ha aggiunto Fabio Macheda, assessore alle Politiche Scolastiche del comune - e irrinunciabile quello con la casa Salesiana che, in attesa del nuovo plesso scolastico, ospita le scuole medie cittadine, svolge attività oratoriale e partecipa attivamente alle numerose iniziative didattiche. Fu lo stesso Don Bosco che acquistò i terreni per edificare l'Istituto, lui a siglare gli atti e le convenzioni con il comune 150 anni or sono. Lo considero un segnale importante rispetto a un rapporto, quello tra amministrazione e casa salesiana, che iniziato 150 anni fa, mi piace pensare durerà nel tempo".