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Politica | 03 dicembre 2020, 12:30

Dpcm Natale, Vaccarezza attacca: "La solita farsa. Serve chiarezza perché stiamo rasentando l'assurdo"

"Mi auguro che la versione definitiva di questo decreto venga modificata con intelligenza e un pochino di coerenza"

Dpcm Natale, Vaccarezza attacca: "La solita farsa. Serve chiarezza perché stiamo rasentando l'assurdo"

"...'Si potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunale. Per vedere come stanno le bestie feroci. E gridare aiuto aiuto è scappato il leone. E vedere di nascosto l'effetto che fa...'. Questa la sintesi della nuova farsa D.P.C.M. da parte del Governo. Siamo abituati ormai a tutto". Cosi commenta in una nota il consigliere regionale Angelo Vaccarezza, nonché coordinatore regionale e capogruppo in Consiglio di Cambiamo. 

"Ma almeno questa volta, speravo si potesse evitare la "forma" di far "scappare" la bozza di un Decreto in modo che gli italiani lo potessero leggere e sulla base delle critiche ricevute, fare la tara delle singole determinazioni.  Perché di questo si tratta. Così non è andata, evidentemente". 

"Nella sostanza, l'ennesimo coacervo di controsensi, divieti stabiliti sulla base di un criterio a me (ma credo ai più) sostanzialmente sconosciuto. Questo D.P.C.M. impedirà a persone che vivono in Provincia e non in una Metropoli, di passare insieme le feste di Natale. Immaginate Albisola Superiore e Albissola Marina, con il Sansobbia nuova invalicabile muraglia cinese. O chi da Piampaludo non potrà recarsi a Vara. Per non parlare della mia Loano, dove chi risiede a Castagnabanca dovrà attraversare il bosco per non "sconfinare per 150 metri" nel comune di Pietra. Mentre da Nervi a Voltri ci si muoverà liberamente come nei mille quartieri di Milano, Roma, Torino" prosegue. 

"Qualcuno cerchi di fare chiarezza su queste regole perché stiamo rasentando l'assurdo. E non tiriamo in ballo la storia sui pranzi delle feste di cui "si può fare a meno". Ci sono nonni, genitori, figli e nipoti per i quali ritrovarsi a Natale è un momento fondamentale, perché vedete, io, nel valore degli affetti familiari, nella famiglia riunita, credo fermamente, pur nel rispetto delle regole sanitarie di base. Mi auguro che la versione definitiva di questo decreto venga modificata con intelligenza e un pochino di coerenza. Si può fare, credetemi. Anche se, visto l'incipit, ho i miei dubbi - conclude - Come da molti mesi a questa parte accade, restiamo in attesa". 

Comunicato stampa

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