Attualità - 13 novembre 2020, 13:50

Ato unico dei rifiuti, partenza dell'affidamento in house il 30 giugno 2021: approvazione dell'assemblea dei sindaci

Secondo il piano concordatario di Ata, 17 comuni dovranno dismettere il servizio dal 1 gennaio e pare che il passaggio a Sat (per 15 comuni) sia imminente entro il nuovo anno.

Foto d'archivio

30 giugno 2021. Questa la data nel quale dovrebbe parte l'ambito unico dei rifiuti della Provincia di Savona che vedrà coinvolto come affidatario in house del servizio la Sat di Vado Ligure (soggetto che nascerà proprio tra la stessa azienda vadese, Finale Ambiente e Albisola Servizi), con Savona che continuerà a gestire la raccolta rifiuti sempre con Ata e Seas, newco che gli subentrerà al 49%.

Durante l'assemblea dei sindaci svolta nella sede della Provincia la decisione della data d'avvio.

"Grande risultato. Grazie al confronto costruttivo e al contributo di tutti nel lavoro fatto nelle ultime settimane e nella discussione svoltasi in assemblea, la stessa ha approvato all'unanimità tutti i punti all'ordine del giorno - spiega il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri - Passo avanti fondamentale nel percorso che in attuazione delle norme in materia deve portare all'affidamento del gestore unico del servizio entro il termine attualmente prorogando da parte di Regione, su nostra richiesta causa emergenza Covid, al 30 giugno 2021. Passaggio importantissimo in uno degli argomenti più importanti, delicati e strategici di competenza dell'Ente Provincia e di interesse del nostro territorio e delle nostre comunità".

Secondo il piano concordatario di Ata, 17 comuni dovranno dismettere il servizio dal 1 gennaio e pare che il passaggio a Sat sia imminente entro il nuovo anno.

"Il passaggio si sta delineando, 15 sono in procinto di passare a Sat, Sassello e Urbe invece devono ancora decidere, Toirano e Boissano invece si aggiungono. Il percorso è avanzato" ha proseguito Olivieri.

Il prossimo martedì si riuniranno in Provincia i sindacati, il presidente della Provincia e i sindaci di Savona e Vado.

 

Luciano Parodi