Economia - 26 ottobre 2020, 15:40

Nuovo Dpcm, incontro comune-commercianti a Savona: al vaglio l'orario continuato per bar/ristoranti e negozi

Caprioglio e Zunato: "Solleciteremo ristori celeri per le categorie colpite, cassa integrazione efficace ed interventi fiscali urgenti"

Un orario condiviso, probabilmente dalle 10 alle 18, tra bar/ristoranti e negozi e attività commerciali, per cercare di combattere il nuovo Dpcm e riuscire a lavorare tutti combattendo una crisi che sarebbe inevitabile con lo stop alla movida e alle cene.

Queste le proposte effettuate dalle associazioni di categoria savonesi, che hanno avuto una riunione con il sindaco Ilaria Capripglio e l'assessore Maria Zunato, con il fine di avere un confronto in merito alle disposizioni contenute nel DPCM del 18 ottobre ed alla successiva ordinanza regionale del 20 ottobre.

"A seguito dell'emanazione del nuovo DPCM, l'attenzione è stata posta, soprattutto, sulle nuove misure che gravano pesantemente sulle attività economiche anche della nostra città - il commento del sindaco Caprioglio e dell'assessore Zunato - Abbiamo condiviso ed apprezzato la capacità propositiva delle associazioni di categoria. La proposta di uniformare l'orario dei negozi all'orario dei pubblici esercizi, ricorrendo all'orario continuato, consentirà agli stessi operatori degli esercizi di vicinato di poter essere clienti dei bar e dei ristoranti e viceversa, favorendo una sorta di positiva sinergia tra tutti i commercianti e i pubblici esercizi".

"Se da un lato il virus ci distanzia fisicamente, dall'altro lato ci fa capire il valore dell'unirsi per cercare di sopravvivere a questa emergenza che, oltre ad essere sanitaria, è anche economica e sociale. Il sostegno dell'amministrazione comunale va nella direzione di semplificare tutti i procedimenti amministrativi finalizzati a sperimentare da subito questa proposta. Stiamo già lavorando in questa direzione" affermano il sindaco e l'assessore al commercio.

"Da qui la raccomandazione ad aiutarci, sensibilizzando i clienti al rispetto delle norme al fine di contemperare l'esigenza della salvaguardia della salute pubblica attraverso il contenimento dei contagi e la salvaguardia dell'economia. Siamo consapevoli che è necessaria una profonda saldatura tra Governo, istituzioni locali e comunità e, anche per questo solleciteremo, attraverso ANCI, ristori celeri per le categorie colpite, cassa integrazione efficace ed interventi fiscali urgenti affinché i Comuni, quali enti locali a tutela e presidio dei territori, possano gestire le criticità sociali ed economiche ed evitare scenari critici per la tenuta delle istituzioni".

"Abbiamo espresso le nostre perplessità per trovare una soluzione e dare alternative come quella di adeguarsi tutti ad una certa ora per tutte le attività e la proposta è piaciuta. Abbiamo anche chiesto la chiusura di tutte le attività H24" ha spiegato il presidente Fipe Confcommercio Pasquale Tripodoro, presente alla riunione insieme alla presidente di Ascom Laura Chiara Filippi.

"Siamo rimasti comunque completamente spiazzati - prosegue Tripodoro - non so come faremo, anche per i dipendenti, non sappiamo come muoverci anche per la cassa integrazione".

Luciano Parodi