Attualità - 23 ottobre 2020, 09:50

Nuovo direttore Teatro Chiabrera, lettera del sindaco e dell'assessore alle associazioni culturali: "Ascolteremo le vostre considerazioni"

Sarebbero sei le persone che si sarebbero autocandidate al ruolo

Sarebbero sei le prime autocandidature per diventare il nuovo direttore del teatro Chiabrera di Savona.

Ad annunciarli con una lettera inviate alle associazioni culturali savonesi il sindaco Ilaria Caprioglio e l'assessore alla cultura Doriana Rodino. Dopo le polemiche delle settimane scorse in merito al bando, contestato dalle minoranze e da 57 artisti che avevano mandato una lettera all'amministrazione chiedendo la scissione del ruolo del direttore in due soggetti che gestiscano uno la direzione amministrativa e l'altro la parte artistica, la prima cittadina e l'assessore hanno cercato di trovare una soluzione che soddisfi tutti soprattutto dopo che anche in consiglio comunale è passata all'unanimità una mozione sul tema stoppando così il bando in corso.

Sarebbero inoltre sei le persone che si sarebbero autocandidate al ruolo di direttore come specificato nella lettera.

"L'Amministrazione ha analizzato e valutato le possibili forme di gestione alternative alla gestione diretta: scartata l'istituzione (che avrebbe gli stessi vincoli della gestione diretta) e la fondazione (la Fondazione bancaria locale è già fortemente impegnata nella Fondazione Museo della Ceramica) è stata presa in considerazione l'ipotesi della esternalizzazione che avrebbe potuto portare elementi innovativi e di sburocratizzazione nel medio termine, ma che nel breve periodo si sarebbe presentata assai critica per l'impatto sul bilancio e per la discontinuità della programmazione. Nell'ipotesi dell'esternalizzazione si sarebbe configurata senz'altro una temporaneità della gestione e della direzione ad un unico soggetto. Mantenendo, invece, la gestione diretta l'assunzione del direttore del teatro non può che seguire le procedure degli enti pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato. In relazione alla durata dell'incarico di direzione, se è vero che il tempo determinato consente una possibile modifica secondo il periodo prestabilito, è altresì da annotare il rischio che la programmazione venga condizionata da parte di fattori ed interessi interni (ad esempio una propria attività artistica del direttore pro-tempore all'interno della programmazione) ed esterni, rispetto invece alla maggiore autonomia e libertà in cui opera un dipendente pubblico" spiegano Caprioglio e Rodino nella lettera.

"In merito alla necessità di per sé di scissione tra direzione artistica e direzione amministrativa/gestionale nel caso del nostro teatro, non riteniamo di condividere questa posizione. L'analisi del panorama nazionale, soprattutto se mirata ad esaminare teatri simili al nostro per tradizione e programmazione, vede una pluralità di scelte che, pur in presenza di diversi assetti organizzativi, privilegia comunque una direzione affidata ad un unico soggetto, sia funzionario pubblico o nominato da una istituzione o fondazione o società di servizi, Ferma restando un'unica direzione, ovviamente gli enti più importanti, soprattutto quelli impegnati nelle produzioni, si avvalgono o meno di consulenti artistici. E' opportuno ribadire il ruolo del Direttore del Teatro nella gestione diretta: egli è il responsabile di un Centro di Costo e, come tale, pur affiancato possibilmente da collaboratori amministrativi, deve saper gestire il teatro proponendo ogni anno, con le risorse che il Bilancio Comunale rende disponibili, una programmazione artistica articolata in una offerta diversificata (prosa, musica, balletto, operetta, teatro ragazzi) con il fine di rendere il miglior servizio possibile al pubblico. In questo contesto, per evidenti ragioni di bilancio, si sta parlando, come per la grandissima maggioranza di teatri simili al nostro, di una programmazione di spettacoli e concerti in ospitalità e non prodotti in loco" continuano il sindaco e l'assessore.

"E' importante sottolineare che il Teatro è un servizio a domanda individuale per il quale il grado di copertura finanziaria (rapporto tra costi ed incassi) deve essere mantenuto il più possibile elevato e che nel rispetto del piano decennale di riequilibrio finanziario questo dato è imprescindibile. Si ribadisce che, in tale situazione, pensare di sostituire od aggiungere produzioni locali a quelle in ospitalità è estremamente arrischiato. Peraltro, dal punto di vista finanziario, si determinerebbe il costo aggiuntivo per l'incarico a tempo determinato di direzione artistica da aggiungere a quello di una direzione limitata ad aspetti meramente amministrativi con la conseguente ulteriore riduzione dei fondi destinati ad una programmazione di qualità. Il bando che mira a selezionare il Direttore del Teatro si basa sulla competenza culturale, come dimostrano i requisiti di accesso (lauree umanistiche) e le prove d'esame. Trattandosi di una assunzione di funzionario a tempo indeterminato viene altresì richiesta, come normalmente in qualsiasi concorso pubblico anche per figure tecniche, un minimo di conoscenza amministrativa relativa agli enti locali. Verrà ricercata quindi una figura che unisca una competenza tecnico-culturale del mondo teatrale ad una attitudine gestionale" proseguono.

"Utile segnalare che ben 59 sono i candidati provenienti da tutta Italia e che non vi è ragione di escludere che tra i concorrenti possa essere presente una figura all'altezza del compito. Ritenuto doveroso, per trasparenza e chiarezza, riportare quanto sopra esposto, l'Amministrazione sarà lieta di ascoltare le Vostre considerazioni in merito alla gestione del Teatro, quali portavoce degli operatori cittadini nel settore dello spettacolo" concludono Ilaria Caprioglio e Doriana Rodino.

Luciano Parodi