E' di oggi la presentazione della nuova squadra che guiderà la Regione Liguria insieme al riconfermato presidente della Liguria, Giovanni Toti.
La comunicazione delle nomine in giunta, oltre che di tutte le altre nomine che riguardano commissioni e consiglio regionale, è arrivata con una diretta Facebook di Giovanni Toti: merito e metodo delle scelte hanno sollevato un polverone nella coalizione di centrodestra, così come qualche malumore è stato anche sollevato dalla scelta di comunicare al pubblico il tutto senza coinvolgere preventivamente tutte le forze che sostengono Toti.
Innanzitutto si sono scatenate le ire di Forza Italia; gli azzurri avevano chiesto esplicitamente al presidente della Liguria un assessorato in giunta, che non si è visto. “Ci muoveremo con responsabilità, ma resta e resterà il vulnus inferto da Toti alla tanto invocata unità della coalizione di centrodestra”, scrivono in apertura di una dura nota il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco insieme ai parlamentari Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli.
Per gli esponenti forzisti la vicenda ligure e il loro appoggio alla ricandidatura di Toti si inseriscono in un più ampio quadro di accordo a livello nazionale, e ottemperare all'intesa in tutte le sue parti avrebbe comportato un rappresentante in giunta scelto fra le file di Forza Italia, cosa che in effetti non è accaduta: "E’ un unicum su scala nazionale il fatto che uno dei partiti che ha contribuito con lealtà e determinazione ad una così netta vittoria sia stato escluso dagli incarichi di Giunta", scrivono gli esponenti di Forza Italia.
Punto di vista condiviso anche dalla Lega, come ha rappresentato oggi il deputato e segretario ligure Edoardo Rixi nel corso di una conferenza stampa indetta proprio per commentare la presentazione della giunta da parte del presidente. "Si tratta di un'avventura nuova che nasce con un clima diverso dalla scorsa legislatura, sia per la situazione di crisi legata al Covid che investe il paese, che per le ultime giornate piuttosto movimentate terminate con la chiusura della giunta - precisa Rixi -. Noi ci auguravamo che fossero presenti tutti i componenti del centrodestra e al momento non ci sono, anche se potranno aggiungersi con il tempo. Al momento le scelte del presidente sono state diverse e noi le rispettiamo".
Il segretario ligure della Lega, pur ribadendo il pieno sostegno a Toti, rimarca in più occasioni come sia mancata collegialità nelle scelte post voto, e quello che traspare è un certo malumore. Rixi ha sottolineato che la Lega abbia "preso quello che ha chiesto" in termini di nomine, anche se ha dovuto rinunciare alla cruciale delega alla sanità trattenuta da Toti, si sostiene in maggioranza, per una più efficiente gestione della questione in piena emergenza Covid.
Non è chiaro se questa decisione sia destinata a durare, e se ci sia un accordo per cui un eventuale affidamento della questione sanitaria possa in un futuro tornare in mano alla Lega: "Gli accordi politici negli ultimi tempi spesso durano lo spazio di una notte in Liguria, per cui dire con sicurezza quello che succederà domani è impossibile - spiega Rixi con una certa vis polemica -. Viviamo alla giornata sperando di riuscire a contribuire al bene della Regione come abbiamo sempre fatto. Abbiamo voluto rinunciare a un assessore per la coalizione, affinché Forza Italia potesse avere un assessore, una scelta fatta per unire la coalizione".
Rixi spiega che l'attuale accentramento di deleghe importantissime nelle mani di Toti (bilancio e sanità su tutte) è accettabile perché motivato dallo stato di emergenza, precisando che sarebbe "abnorme" che una simile situazione si protraesse per tutto il mandato amministrativo: "Ho detto al presidente che secondo me la questione sanitaria in Regione va affidata a un commissario", ha aggiunto il deputato della Lega.
A dare molto fastidio agli esponenti del Carroccio, oltre che alcune scelte di merito, è stata anche a modalità di annuncio delle determinazioni assunte, che avrebbe peccato di collegialità e spirito di squadra: "E' un po' surreale la situazione, un percorso politico comune è fatto anche del comunicare insieme. Credo che la squadra valga sempre più dei singoli: noi aiuteremo il presidente come abbiamo sempre fatto, ma un po' più di attenzione verso chi collabora con lui sarebbe utile per evitare inciampi. Oggi in ogni caso la priorità era rompere gli indugi sulla giunta, con l'aggravarsi della crisi Covid non si poteva aspettare. Potevamo fare meglio prima, ma si va comunque avanti".
Secondo Rixi la fuga in avanti di Toti sull'esclusione di Forza Italia dalla giunta sarebbe dovuta a screzi e vecchie ruggini con Forza Italia: "Secondo me è una questione interna, avrà litigato con gente di Forza Italia e si fanno delle ripicche personali. Io quando ho potuto ho sempre coinvolto tutto anche quando non avevano esattamente i numeri che lo giustificassero".
La provincia di Savona rimane a bocca asciutta con nessun componente in Giunta di un savonese, visto che non è stato riconfermato l'ex assessore Stefano Mai che però diventa il capogruppo della Lega in consiglio e Brunello Brunetto che era in odore di assessorato alla sanità che presiederà la stessa commissione.
"Mi dispiace moltissimo, ci sono state delle scelte comunque, oggi se non fossimo in una situazione di emergenza probabilmente avremo agito in una maniera diversa" dice Rixi. "Sono grato a Rixi di avermi assegnato un ruolo, ho lasciato il cuore nell'agricoltura nell'assessorato che ho mantenuto per 5 anni ma si sono fatte scelte. Una mancanza di un rappresentante savonese in giunta non vuol dire che non ci sarà rappresentatività, ma sarò ancora di più a disposizione della mia provincia" ha proseguito Stefano Mai.
Oltre al partito di Toti, che ha fatto incetta di nomine e di voti, la forza politica maggiormente soddisfatta è di certo Fratelli d'Italia, che vede crescere il suo peso in giunta in maniera significativa. Che l'aria di tempesta nel centrodestra ligure possa essere un tassello nel quadro sempre più mosso del centrodestra a livello nazionale?