Un bilancio con più chiari che scuri ad un anno e mezzo dal suo insediamento per Simona Ferrando, direttrice generale di Finale Ambiente, intervenuta ieri durante il talk show della trasmissione "BRG News" in onda sull'omonima web radio della cittadina finalese.
Mantenere l'efficienza del servizio di raccolta rifiuti, apportare migliorie al porto riprendendo in mano e cercando di portare a compimento il piano particolareggiato ormai in discussione da anni e dotare la società di una nuova casa. Questi gli obbiettivi prefissati nella sua gestione e in fase di realizzazione, anche se con alcuni ritardi ormai abbastanza noti ai finalesi, su cui si è concentrata l'analisi della direttrice.
Primo tra tutti quello legato alla nuova e discussa sede che Finale Ambiente potrebbe avere finalmente a disposizione con l'inizio dell'anno nuovo: "Ho raccolto un’eredità risalente a molti anni fa. Il progetto esecutivo è del 2016 quando ancora direttrice era Tiziana Merlino. Nel 2018 i lavori sarebbero dovuti cominciare ma la ditta aggiudicataria è risultata inadempiente e quindi si sono dovute avviare le procedure per individuarne un’altra, arrivando ad affidare l’incarico a un'impresa di La Spezia che si è fermata durante il periodo di lockdown ma ha già ripreso da tempo i lavori e si sta occupando della copertura" ha spiegato la direttrice al conduttore Italo Mazzucco.
Altre lavorazioni sono previste quindi nei prossimi mesi, fino ad arrivare a quella che secondo il cronoprogramma sarà la data di trasloco dell'attuale sede: "Gronde e lamiere sono già state consegnate quindi a breve avremo pronta la parte coperta dove al di sotto si troveranno i cassoni per la raccolta differenziata. Sono già stati eseguiti interventi su impianto elettrico, scarichi fognari: la consegna dei lavori dovrebbe arrivare il 2 gennaio 2021" traslando così tutto di due mesi rispetto alle previsioni iniziali.
Se da questo fronte quindi una soluzione potrebbe essere sempre più vicina, la strada verso la definitiva trasformazione del porto di Capo San Donato è ancora lunga. Sono attesi i lavori finanziati per 2,5 milioni dalla Regione Liguria per il rafforzamento del molo di sottoflutto per la riduzione/eliminazione della risacca e per il consolidamento della diga foranea, ma ancora molto resta infatti da fare, nonostante l'interesse dell'amministrazione comunale resti sempre alto, come ha confermato la Ferrando.
Buone notizie, seppur con un certo alone di incertezza legato al nuovo ATO unico della provincia di Savona e ai cambiamenti che potrà portare, anche negli assetti e nei servizi forniti dalla partecipata del Comune di Finale, arrivano dalla raccolta differenziata: “Abbiamo ampiamente superato il margine del 65% imposto dalla Regione a tutti i Comuni - ha aggiunto Simona Ferrando - nonostante il calo del periodo Covid dovuto ai rifiuti speciali e al timore delle persone di recarsi ai cassonetti, anche se forse è venuto meno il controllo da parte nostra".
Il prossimo passo è ora quello di arrivare alla cosiddetta "tariffazione puntuale", anche se ancora non c'è un termine prefissato: "Esiste un decreto ministeriale del 2017 che prevede si arrivi a questo, individuare la tariffa di ciascuno sulla base dell’effettiva produzione di rifiuti per utente. In questo momento infatti la Tari considera solo certi parametri fissi e non legati a questo".
Non solo note liete però sul cammino dell'attuale direttrice. A tenere banco è sempre l'indagine della Procura su alcuni presunti sversamenti illeciti di percolato sui quali indagano i carabinieri del Nucleo Tutela Ambientale di Genova. Vige sempre il segreto istruttorio, e dunque la direttrice non si sbilancia: "Gli inquirenti procedono nel loro lavoro, prossimamente altre persone legate alla società verranno ascoltate".