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Politica | 06 ottobre 2020, 09:12

Consiglio di Stato rinvia pronunciamento su ospedale di Cairo, Di Sapia (Pd): "Non siamo cittadini di serie B"

"Ora passerà un altro inverno, le condizioni meteo peggioreranno e noi valbormidesi ci troveremo ancora una volta con un ospedale ridotto al minimo"

Consiglio di Stato rinvia pronunciamento su ospedale di Cairo, Di Sapia (Pd): "Non siamo cittadini di serie B"

"Il pronunciamento del Consiglio di Stato sulla richiesta di sospensiva della Regione in merito al ricorso contro la sentenza del Tar sul bando dell'affidamento ai privati degli ospedali di Cairo e Albenga che doveva avvenire nella nella giornata di ieri è stato rinviato al mese di dicembre, pare a martedì 15, tra ben 2 mesi e mezzo". Cosi commenta in una nota Michele Di Sapia, segretario del circolo Pd di Cairo. 

"Ci fa piacere che finalmente anche il sindaco di Cairo, dichiarando che non è possibile avere tempi così lunghi su questioni così importanti, si sia reso conto solo adesso che probabilmente la strada della privatizzazione voluta dalla Regione non sia delle migliori e delle più celeri. Cosa che noi già da tempo diciamo e che abbiamo cercato di dimostrare in tutti i modi. Peccato non abbia avuto la volontà di opporsi per tempo". 

"Sicuramente non ci saremmo trovati in questa situazione. Ora passerà un altro inverno, le condizioni meteo peggioreranno e noi valbormidesi ci troveremo ancora una volta con un ospedale ridotto al minimo. Senza un pronto soccorso più volte promesso e con un punto di primo intervento aperto solo 12 ore al giorno - aggiunge - Chomsky scrisse: 'Questa è la strategia standard per privatizzare: togli i fondi, ti assicuri che le cose non funzionino, la gente s’arrabbia e tu consegni al capitale privato'".

"Sembrerebbe, visti i fatti di questi ultimi anni, che questa strategia si stia adottando anche per l'ospedale di Cairo Montenotte, ma qui la gente non solo è arrabbiata, ma è anche stanca di sentire solo tante, troppe parole e di non vedere nulla di concreto - conclude - A quanto pare purtroppo, qualcuno non ha alcuna fretta di decidere sul nostro futuro e sul nostro diritto alla salute, manco fossimo abitanti di serie B". 

Comunicato stampa

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