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Attualità | 30 luglio 2020, 13:04

No alla Milano-Sanremo, Albenga aveva provato a "restituirla" al savonese. Tomatis: "Non tutti i comuni non la volevano, un fallimento enorme della nostra realtà"

Il primo cittadino ingauno: "Mi vergogno del fatto che ci sia una parte politica che si vanta di aver bloccato la Milano-Sanremo: siamo alla follia pura"

No alla Milano-Sanremo, Albenga aveva provato a "restituirla" al savonese. Tomatis: "Non tutti i comuni non la volevano, un fallimento enorme della nostra realtà"

"Era un modo, una volta di più, per sottolineare che Albenga voleva la Milano-Sanremo". Riccardo Tomatis, sindaco di Albenga, ha provato invano un estremo tentativo per riportare la Classicissima di primavera sulle strade della nostra provincia. È ormai noto, infatti, il no secco di 13 comuni su 16 del savonese per il passaggio della corsa fissata l'8 agosto: una decisione che ha portato gli organizzatori a cambiare in corsa il tracciato escludendo la costa della provincia di Savona.

"È uscito un messaggio assolutamente distorto - continua Tomatis - ovvero quello che i comuni della provincia di Savona non volessero la corsa: non è vero. Albenga la voleva e quando ho proposto a Vegni di Rcs il cambio di percorso, che a mio avviso sarebbe stato quello naturale includendo il passaggio classico sui capi che sono tradizione della Sanremo, la mia intenzione era quella di sottolineare che non è vero che tutti i sindaci fossero contrari al passaggio. Parlandone anche con i comuni di Alassio, Laigueglia e Andora è emerso che con un'eventuale discesa su Albenga per loro sarebbe stato più facile gestire la sicurezza: Rcs avrebbe dato più risorse, un conto è infatti dividerle tra 19 comuni mentre un altro è dividerle fra 3. Senza dimenticare che, in ottica sicurezza, un'eventuale passaggio della Milano-Sanremo ad Albenga avrebbe lasciato libere le vie verso il Santa Corona: da Alassio verso levante ci sono diverse strade per cui da quel punto di vista non ci sarebbero stati problemi".

"Con questa variazione del percorso - aggiunge il primo cittadino ingauno - il rischio è che non la si recuperi più: la Milano-Sanremo di quest'anno passerà in zone che difficilmente la molleranno, aree molto ricche in grado di offrire proposte economiche difficili da rifiutare. Il messaggio che emerge da questa situazione è che la provincia di Savona non è in grado di gestire una situazione di questo tipo: un messaggio di incapacità che ci danneggerà sicuramente per tutta l'estate. Lo considero un fallimento enorme della nostra realtà turistica e organizzativa".

"Mi vergogno del fatto che ci sia una parte politica che si vanta di aver bloccato la Milano-Sanremo: siamo alla follia pura. Vogliamo fare lo sport all'aria aperta, vogliamo il turismo legato allo sport e poi non riusciamo a gestire un evento del genere. Questa è la realtà dei fatti" ha infine concluso il sindaco Tomatis.

La proposta del primo cittadino ingauno non è però bastata per riavere una delle classiche monumento del savonese nel nostro territorio, Rcs ha infatti ufficializzato il nuovo percorso che per quest'anno non varierà più. Dopo il ritrovo al Castello Sforzesco, la partenza sarà a Corsico. I corridori prenderanno la Vigevanese verso Alessandria. Quindi: Asti, Alba, si sfiora Fossano, Ceva, salendo sul colle di Nava (salita di cinque chilometri, si scollina a 934 metri) e da questa vetta si vedrà il mare. In cima mancano 30 km a Imperia. Discesa attraverso Cesio, Chiusanico e Pontedassio, si arriva a Imperia e da qui si riprenderà il tracciato originario, con la Cipressa a 22 km dall’arrivo e poi il trampolino del Poggio a 10 km dal traguardo in via Roma. Alla fine i chilometri saranno 299 contro 291.

Roberto Vassallo

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