La cometa Neowise è stata immortalata mentre solcava il cielo delle Alpi Cozie, tra il Pelvo d’Elva e il Monviso. A fotografarla sono stati i soci del Gruppo Astrofili Savonesi, che ormai da 40 anni nel periodo estivo si recano, con tende e strumenti, in prossimità del Colle di Sampeyre, a 2300 m di quota, ove il cielo è più buio e trasparente.
La cometa ha mostrato un nucleo molto condensato, che la renderebbe simile a una stella se non fosse per una magnifica coda immediatamente visibile a occhio nudo decisamente spettacolare, anche se osservata con un piccolo binocolo.
Le foto la immortalano tra il Pelvo d'Elva e il Monviso ed evidenziano una coda principale di colore “caldo”, costituita da piccole particelle solide che evaporano dalla chioma ed una seconda coda, di colore “freddo”, formata da gas ionizzati.
A differenza delle altre tre comete che l’hanno preceduta nei sette mesi precedenti, Neowise (nome tecnico Comet C/2020 F3) è una cometa "robusta", con un nucleo ghiacciato ben strutturato, che le ha permesso di sopravvivere al ravvicinato passaggio in prossimità del Sole, avvenuto il 10 luglio, durante il quale è entrata nell'orbita di Mercurio, dove le temperature raggiungono circa 800°C.
L’orbita della cometa è ancora in fase di studio e il passaggio ravvicinato al Sole ne ha mutato i parametri, allungando il suo periodo orbitale, oggi stimato in circa 6700 anni. Neowise è verosimilmente al primo passaggio nel sistema solare interno,
vista la ricchezza di elementi volatili che la rendono un oggetto luminoso e spettacolare, che ci ricorda la ormai mitica Hale-Bopp venuta a farci visita nel lontano 1997.