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Politica | 28 luglio 2020, 17:15

Presunte irregolarità nell'organizzazione del mercatino serale settimanale, la minoranza di Celle scrive all’Assessore al Commercio e Turismo

Autore della missiva è Remo Zunino, capogruppo di "Uniti per Celle Ligure"

Presunte irregolarità nell'organizzazione del mercatino serale settimanale, la minoranza di Celle scrive all’Assessore al Commercio e Turismo

Remo Zunino, capogruppo di "Uniti per Celle Ligure", scrive all’Assessore al Commercio e Turismo per presunte irregolarità commesse nella organizzazione del mercatino serale settimanale “shopping sotto le stelle”. "La stessa nota è stata inviata ai Responsabili dei Servizi  interessati - spiega Zunino - affinché ci diano risposte certe sull’operato nell’organizzazione della manifestazione".

Di seguito il testo completo della missiva:

Oggetto: Manifestazione “Shopping Sotto le Stelle” In riferimento all'evento in oggetto vogliamo portare alla Sua attenzione alcuni problemi riscontrati nelle prime tre edizioni della manifestazione

1) La deliberazione di Giunta Comunale n. 100 del 09/07/2020 ha autorizzato l'evento “Shopping Sotto le Stelle”, proposto dall'Associazione Culturale Arti Libere. Tutti i giovedì sera nei mesi di luglio ed agosto, che avrebbe dovuto presentare le seguenti caratteristiche: “Ospitare espositori di eccellenze di prodotti artigianali italiani, con produzione tipica, avente forte correlazione fra qualità, ambiente territorio e produzione” in modo tale da proporre “ un'ampia offerta per conoscere e apprezzare i prodotti tipici regionali, le creazioni dell'arte e dell'ingegno legate al territorio, con attenzione per la produzione sostenibile e a km 0” e posizionare gli stessi “sul lungomare Crocetta, e nella porzione più a levante del Centro Storico, nei pressi di piazzetta Arecco e nella parte superiore del molo Crocetta”. La realtà dei fatti è stata quella di un mercatino di circa venti banchi, che poco o nulla hanno a che fare con artigianato italiano, produzione tipica, qualità, produzione sostenibile, KM 0. Possiamo citare attività di somministrazione (arancini e porchette) che rappresentano una concorrenza sleale per i pubblici esercizi, banchi di caramelle sfuse e salumi. Per quanto riguarda i prodotti alimentari, senza nessuna attinenza al KM 0 e alla sostenibilità. Una serie di espositori sicuramente dotati di vendita di licenza su area pubblica, quindi adatti al mercato rionale settimanale, ma che non possono rientrare nella categoria degli operatori dell'ingegno e dell'artigianato, che esponevano prodotti impresentabili (cover per cellulari, occhiali, creme solari e molto altro). Il mercatino che doveva rappresentare un sostegno alla parte commerciale in sede fissa, alla quale era stato richiesto di tenere aperte le proprie attività il giovedì sera in occasione dell'evento, è stato realizzato solo sul lungomare, escludendo molo, piazzetta Arecco e via IV Novembre, dove nelle intenzioni degli organizzatori dovevano essere posizionati alcuni banchi per “creare un invito al mercatino”. Il risultato è stato quello di allontanare ancora di più i visitatori dal centro storico, danneggiando gli esercizi in sede fissa. Non sono state rispettate nemmeno le prescrizioni sulla grandezza dei gazebi e sull'allestimento che certamente non si può definire uniforme. 

2) La sopracitata deliberazione fa riferimento al Regolamento comunale per le fiere promozionali e per le manifestazioni straordinarie del commercio, artigianato, antiquariato, hobbysti, opere d’arte e dell’ingegno, approvato nel 2012, nel quale (Art. 4 Assegnazione dei posti) si stabilisce che in caso di assegnazione di una o più manifestazioni a soggetti legittimati quali ad esempio Associazioni, Consorzi di Associazioni e/o di imprese, le stesse dovranno provvedere all’adozione di opportune “norme tecniche attuative interne” conformi al Regolamento stesso. Le norme tecniche attuative, che secondo il Regolamento dovevano essere adottate dal soggetto organizzatore e trasmesse al Comune per le verifiche di conformità e l’approvazione da parte della Giunta Comunale, avrebbero dovuto contenere, tra le altre cose, le tipologie di vendita ammesse e la dichiarazione sostitutiva attestante i requisiti richiesti dal Regolamento e dalle normative previste e vigenti, anche con riferimento al rispetto della normativa fiscale, tributaria, previdenziale, assistenziale ed amministrativa e nel caso di vendita di generi alimentari, della normativa igienico sanitaria, il che avrebbe consentito di comprendere che il mercatino realizzato non era in linea con quanto deliberato dalla Giunta.

3) Nella deliberazione si concede “il patrocinio alla manifestazione” e l'autorizzazione all”'utilizzo del logo comunale sulle locandine e manifesti pubblicitari”. Sulla locandina dell'evento che è stata consegnata tramite personale impiegato presso l'Ufficio IAT, affissa nelle bacheche comunali e promossa sui canali promozionali e social del Comune, non è presente il logo del Comune ed anche in questo caso è stato disatteso quanto stabilito da un Regolamento e nello specifico il Regolamento Comunale per la concessione di contributi e benefici economici, dove (Titolo III, Art. 24 Concessione Patrocinio del Comune, comma V) si stabilisce che la concessione del Patrocinio “dovrà essere resa nota, mediante l'apposizione del logo del Comune di Celle Ligure, su tutto il materiale promozionale”.

4) Nella deliberazione si autorizza “l'occupazione del suolo senza pagamento di canone ai sensi dell'art. 19 del Regolamento comunale vigente” Si tratta in questo caso del Regolamento comunale per la concessione e manomissione di spazi ed aree pubbliche e per l'applicazione del relativo canone, approvato nel 2015 e modificato, proprio nell'articolo 19, nel 2016. L'articolo citato stabilisce al comma 1) che “il suolo pubblico, previa apposita delibera di Giunta, potrà essere concesso gratuitamente ad imprenditori operanti sul territorio cellese, nell'ambito di manifestazioni di interesse turistico e patrocinate dall'Amministrazione comunale” e al comma 2) che “l'Amministrazione comunale può organizzare iniziative su suolo pubblico anche con invito ad espositori, senza nessun pagamento”. I due casi non possono giustificare la concessione gratuita di suolo pubblico, dal momento che si tratta di un evento non organizzato direttamente dal Comune, ma da un gestore terzo, e che la concessione è stata fatta ad una Associazione non operante sul territorio comunale. Ulteriore aggravante di questa decisione è il fatto che l'Associazione Arti Libere richiedeva, come da scheda di partecipazione reperibile online, una quota di partecipazione di € 50/60/70 (in base alla metratura) per settore non alimentare e di € 60/70/80 per quello alimentare.

In conclusione un mercato di scarsa qualità e pubblicizzato come un grande evento, organizzato in una zona di transito lontano dal centro storico, dai Piani e da via Colla, quindi non pensato per favorire le attività commerciali cellesi, affidato ad organizzatori senza alcun legame con il territorio, interessati più a fare business (nonostante si tratti di un'associazione culturale!), viste le tariffe ed il mancato pagamento del canone di occupazione, che a fare l'interesse della collettività. Tre regolamenti comunali vigenti disattesi, atti amministrativi lacunosi e non completi (manca per esempio la delibera di giunta relativa alle norme tecniche), senza porre l'attenzione sul fatto che l’attività di vendita a qualsiasi titolo di generi alimentari è soggetta ed è subordinata al rispetto della vigente normativa igienico – sanitaria con obbligo di “Notifica di inizio attività degli stabilimenti del settore alimentare”, ai fini della registrazione prevista dal Reg.(CE)852/2004, presso la ASL competente, che ci chiediamo se sia stata richiesta e visionata. Sottolineiamo, inoltre, la gestione libera dei banchi senza la supervisione dello staff organizzativo nelle attività di montaggio, con i mezzi che sostano sulla passeggiata, davanti ai gazebi, anche a montaggio ormai concluso, impedendo il passaggio pedonale in un'ora (18/19), in cui la passeggiata può essere affollata da chi lascia le spiagge. Da ultimo norme relative al contenimento da rischio epidemiologico come da linee guida relative ai mercati e recepite sia da decreti ministeriali che da ordinanze regionali, disattese o comunque non allineate con quelle che regolano il mercato settimanale.

In attesa di un vostro sollecito riscontro.

Cordiali saluti 

Remo Zunino, capogruppo di "Uniti per Celle Ligure"

Comunicato Stampa

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