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Politica | 28 luglio 2020, 18:30

Coronavirus, prorogato lo stato di emergenza fino al 15 ottobre. Conte: "È inevitabile, la pandemia non si è esaurita"

Il presidente del consiglio dei ministri, durante la sua relazione al Senato, ha evidenziato come “sarebbe incongruo sospendere bruscamente l'efficacia delle misure adottate". Altri quasi tre mesi quindi, per monitorare la situazione

Coronavirus, prorogato lo stato di emergenza fino al 15 ottobre. Conte: "È inevitabile, la pandemia non si è esaurita"

La notizia era già nell’aria da giorni, poco fa nella sua relazione al Senato il premier Giuseppe Conte lo ha confermato: prorogato lo stato di emergenza fino al 15 ottobre. Netta la sua posizione, sulla quale ha invitato sia maggioranza che opposizione ad una “collaborazione” non solo ideologica, ma anche pratica.  In buona sostanza la proroga “è inevitabile, il virus circola ancora e la pandemia non si è esaurita” ed inoltre, se non si procedesse in questa direzione "verrebbe a cessare delle proprie funzioni anche il comitato tecnico scientifico che ha svolto un ruolo importante in questi mesi". Inoltre, ha aggiunto, sarebbe incongruo sospendere bruscamente l'efficacia delle misure adottate se non quando la situazione è riconducibile a un tollerabile grado di normalità. Se questo è vero per eventi che si esauriscono una volta per tutte, come un terremoto, è ancor più vero per la pandemia”. La proroga è dunque “inevitabile”.

Sono necessari al Governo quindi, quasi altri tre mesi durante i quali si terrà sotto controllo la curva epidemica con l’auspicio che il numero dei contagi arrivi ad essere “nullo” senza sfociare in cluster e focolai. Con la proroga l’Esecutivo agisce in deroga in molte materie attraverso il varo dei Dpcm e di ordinanze del ministro per la Salute.  

“La dichiarazione dello Stato di emergenza è prevista dal codice di protezione civile: la legittimità di queste previsioni è stata vagliata positivamente dalla Corte Costituzionale”, ha detto il premier. Ciò infatti, costituisce il presupposto per l'attivazione di una serie di poteri e facoltà necessari per affrontare con efficacia e tempestività le situazioni emergenziali. Tra i poteri fondamentale è il potere di ordinanza, che consente norme in deroga a ogni disposizione vigente, nei limiti indicati dalla dichiarazione di emergenza e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico e dell'Unione europea”.

Questa scelta, come sottolineato dal presidente del Consiglio dei Ministri, non deve essere vista come un limite, ma come il continuum dello strumento d’azione del Governo. “Non c’è la volontà di creare allarme, ha specificato, e non vogliamo ledere l’immagine del nostro Paese all’estero. Garantiamo un Paese più sicuro per tutti. L’Italia è attualmente visto come un Paese sicuro anche riguardo il turismo, proprio grazie alle attività di monitoraggio”.

Angela Panzera

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