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Attualità | 28 luglio 2020, 12:48

Salta la Milano-Sanremo sulla costa savonese: decisivo il parere negativo dei sindaci

La prefettura comunicherà all'organizzazione della corsa la decisione voluta dai primi cittadini. Rcs intanto pensa ad un percorso alternativo

Salta la Milano-Sanremo sulla costa savonese: decisivo il parere negativo dei sindaci

Aggiornamento ore 15.00: La Rcs, dopo il no di questa mattina dei sindaci del comprensorio savonese, non si ferma e va avanti nell’organizzazione della Milano-Sanremo 2020. Il percorso cambierà anche nel tratto iniziale visto che, dopo il ritrovo al Castello Sforzesco, la partenza sarà a Corsico. I corridori prenderanno la Vigevanese verso Alessandria. Quindi: Asti, Alba, si sfiora Fossano, Ceva, salendo sul colle di Nava (salita di cinque chilometri, si scollina a 934 metri) e da questa vetta si vedrà il mare. In cima mancano 30 km a Imperia. Discesa attraverso Cesio, Chiusanico e Pontedassio, si arriva a Imperia e da qui si riprenderà il tracciato originario, con la Cipressa a 22 km dall’arrivo e poi il trampolino del Poggio a 10 km dal traguardo in via Roma. Alla fine i chilometri saranno 299 contro 291. 

No al passaggio della Milano-Sanremo nei Comuni del savonese.

Dopo il vertice in videoconferenza in Prefettura al quale hanno partecipato il Prefetto Antonio Cananà, i primi cittadini costieri del savonese, i vertici provinciali delle forze dell'ordine e Rcs, è arrivata così la doccia fredda che già era nell'aria.

Il caos della viabilità legato alla difficile situazione che si è venuta a creare sulle autostrade e sull’Aurelia, la sosta “selvaggia” e non, motivi di sicurezza e un sabato nel pieno dell'estate con l'invasione dei turisti: sono queste le criticità messe sul tavolo dagli amministratori e che li hanno portati a mettersi di traverso contro la Classicissima.

660 uomini, steward o comunque personale formato nella gestione di un evento di tale portata: questa la richiesta che i primi cittadini pare abbiano portato all'organizzazione, come ad esempio si poteva leggere nella nota inviata ieri dal sindaco di Finale insieme al Comandante della Polizia Locale dove si chiedeva un addetto alla sicurezza ogni 50 metri per gli oltre 8 chilometri di Aurelia che la corsa avrebbe dovuto affrontare su territorio finalese. Una pretesa che pare non sia stata ritenuta percorribile.

"Purtroppo abbiamo cercato di mettere insieme tutti gli elementi per superare i problemi che i sindaci hanno evidenziato ma non c'è stato modo di risolverla. Sulla base delle criticità negative e puntuali, arriveremo con gli uffici a chiudere con un provvedimento di diniego viste le istanze dei primi cittadini" ha spiegato il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri.

Se nelle prime ore si pensava ad un transito che avrebbe coinvolto la Val Bormida, dalla Gazzetta dello Sport arriva l'indiscrezione sul passaggio da Alessandria, Asti, Alba, Fossano e il colle di Nava verso Imperia, confermati il Poggio e la Cipressa. I rapporti tra Rcs e il savonese si potrebbero essere cosi incrinati definitivamente.

Qui di seguito quanto ufficializzato dalla Prefettura di Savona:

"Si è concluso con un nulla di fatto la riunione tenutasi nella mattinata odierna, presso questo Palazzo del Governo, per contemperare l’esigenza dell’Ente organizzatore di mantenere fermo il percorso tradizionale della Milano - Sanremo con le problematiche di sicurezza del pubblico e dei ciclisti nonché quelle relative alla salute pubblica sollevate con determinazione dai Sindaci dei Comuni costieri.

Alla riunione, presieduta dal Prefetto, hanno partecipato i vertici provinciali delle Forze di polizia, i vertici regionali e provinciali della Polizia stradale, il Presidente della Provincia, i Sindaci o loro delegati dei Comuni costieri, i rappresentanti dell’ANAS e dell’ente organizzatore (RCS Sport).

La discussione ha confermato l’estrema difficoltà di gran parte dei Comuni ad apprestare i vari servizi loro richiesti dall’Ente organizzatore, in un week end complicato che già li vedrà impegnati in prima linea a fronteggiare i gravosi problemi derivanti dal prevedibile, intensissimo flusso turistico, con conseguente affollamento dei centri abitati e delle spiagge adiacenti alla SS1 Aurelia.

E’ emersa con chiarezza anche l’apprensione dei Sindaci per il concreto rischio di assembramenti e di inosservanza delle misure di distanziamento sociale imposte dalla legislazione anti Covid-19 da parte degli spettatori, che prevedibilmente affluiranno ai due lati della strada al passaggio della corsa.

Per altro verso, è stato paventato che il passaggio della corsa per la SS1 Aurelia possa determinare una paralisi della circolazione nella fascia costiera di tutto il Ponente ligure, considerato anche che, secondo il Piano dei servizi per l’esodo estivo 2020 elaborato da Viabilità Italia, sabato 8 agosto sarà per le autostrade italiane una giornata da “bollino nero” e, in tale contesto, l’Autostrada A10 è indicata tra le direttrici in cui si prevedono i maggiori flussi di traffico.

Da parte sua, il Responsabile dell’Ente organizzatore della Milano-Sanremo, Mauro Vegni, ha comunicato l’impossibilità di soddisfare la richiesta di supporto dei Sindaci, nell’ordine di 660 steward da posizionare lungo il percorso della gara, anche in considerazione dell’esigenza dell’Organizzazione di fronteggiare richieste analoghe da parte dei Comuni delle altre province interessate dal transito della corsa. Più in generale, ha preso atto di tutte le criticità evidenziate dai Sindaci, innanzitutto dal Sindaco del Comune capoluogo. 

Il Presidente della Provincia, sulla base degli orientamenti espressi dai Comuni e dall’Ente organizzatore, ha preannunciato l’emanazione nel brevissimo termine di un provvedimento di diniego dell’autorizzazione al passaggio della corsa.

Il Responsabile dell’Ente organizzatore ha preannunciato a sua volta che avvierà subito la ricerca di un percorso alternativo, essendo fortemente avvertita l’esigenza che la Classicissima si corra comunque".

Redazione

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