Attualità - 28 luglio 2020, 11:12

Celle, non solo il cantiere sull'Aurelia crea polemiche: i cellesi si scagliano sull'incuria dei giardini Mezzano (FOTO)

Nei mesi scorsi era stato abbattuto lo storico muro in pietra che delimita i giardini con l'Aurelia

Erba alta, incuria, tubi del cantiere, macerie e le pietre dello storico muro ligure buttato giù mesi fa.

Questo è lo scenario che si può intravedere all'interno dei giardini Mezzano di Celle presenti nei pressi della Olmo e proprio del cantiere sull'Aurelia per i lavori sul rio S. Brigida.

Da qualche mese, proprio a causa degli interventi stradali e della chiusura dei giardini pubblici per il Coronavirus, lo storico giardino cellese, di proprietà della famiglia Mezzano (in passato era stato gestito e coltivato da Andrea "Gino" Parodi), che nei primi anni 2000 lo aveva donato al comune, è stato lasciato abbandonato a se stesso con i cellesi che hanno lamentato la situazione proprio per l'assenza di un parco giochi destinato ai bambini.

Un altro tema che ha toccato nel vivo i cittadini è stato l'abbattimento nel dicembre scorso del classico muro ligure in pietra, che delimita proprio i giardini dall'Aurelia. Muro che tanti cellesi soprattutto in età avanzata, ricordano essere presente lì praticamente da sempre.

Con l'avvio dei lavori di adeguamento idraulico del rio cellese la ditta incaricata da Anas con le ruspe aveva proceduto alla demolizione. E si sommano i punti interrogativi ai quali i cellesi attendono risposte, a cominciare dalle motivazioni che hanno portato all'eliminazione del muro, alla decisione in merito della Soprintendenza e se il comune era a conoscenza di questa decisione.

"Anas ha incaricato un'archeologa abilitata che ha inviato alla Soprintendenza una relazione e fatto delle analisi sui materiali. La soprintendenza ha autorizzato la demolizione e ricostruzione del muro dando indicazioni. Era presente alla demolizione un'archeologa che ha seguito l'operazione garantendo la corretta esecuzione" aveva spiegato il sindaco Caterina Mordeglia.

Redazione