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Attualità | 14 luglio 2020, 11:58

Caos Autostrade, diffida degli albergatori e dei balneari: "Non ci meritiamo questa situazione"

Unione Provinciale Albergatori, Federalberghi, Sib, Faita e Confesercenti chiedono chiarimenti sui lavori ed un risarcimento: a livello di prenotazioni si è verificato circa un 10% delle disdette

Caos Autostrade, diffida degli albergatori e dei balneari: "Non ci meritiamo questa situazione"

Caos viabilità in Liguria: Unione Provinciale Albergatori, Federalberghi, Sib e Confesercenti diffidano Autostrade. L'iniziativa a tutela del comparto turistico è stata svelata questa mattina nel coros di una conferenza stampa svoltasi all'interno dell'Unione Industriali di Savona.

All'incontro con i giornalisti hanno preso parte Barbara Bugini, Faita (in collegamento telefonico); Enrico Schiappapietra, Sib; Andrea Valle Federalberghi; Angelo Berlangieri Unione Provinciale Albergatori; Giancarlo Cerisola, presidente Confesercenti Savona.

"Dopo il lockdown questa altra tegola per il nostro comparto con il problema autostrade che ha provocato disdette e mancate prenotazioni - ha spiegato Angelo Berlangieri - Stiamo perdendo posizioni su posizioni, dopo una piccola ripresa post lockdown siamo tornati peggio di prima. Questa diffida è il primo atto formale nei confronti di autostrade, diffida in cui chiediamo chiarimenti sui lavori e bonariamente un risarcimento. Se non avremo risposta andremo avanti, non ci fermiamo di fronte a nessuno. Non possiamo permetterci di essere trattati in questo modo, non degno di un paese civile. Il 22 luglio parteciperemo alla manifestazione di Roma per fare sentire la voce della Liguria che dice che il gap infrastrutturale della nostra regione non è più accettabile. Non può essere di risarcimento il raddoppio della ferrovia, questa è la ferrovia di Cavour: non si può parlare di riammodernamento per il turismo e un'opera che andava fatta molto prima".

"Siamo arrabbiati e ci vergogniamo anche un po', da ligure mi trovo in una situazione kafkiana - il pensiero di Enrico Schiappapietra - È come se noi imprese del turismo avessimo programmato di ristrutturare tutte le nostre strutture nell'estate del 2020: se fosse così sarebbero tutti a ridere di noi a darci dei fessi. Se la leggiamo da un altro punto di vista la situazione è questa, qualcuno ha scoperto che le gallerie erano pericolanti, le autostrade abbandonate e che tutto era da rifare programmando i lavori nell'estate del 2020. Qualcosa non funziona, si tratta di capire se è una scelta voluta o se frutto di incapacità. Mi sento umiliato da operatore, ma gli esempi non riguardano solo l'autostrada ma anche altre strade come la galleria tra Savona e Albissola o l'Aurelia a Celle. Qualcosa nel nostro sistema sta funzionando malissimo, ci auguriamo che la situazione sia migliorabile. Facciamo tutta l'estate con l'autostrada chiusa? Ce lo potevano dire prima così i turisti andavano da altre parti. Poi però in Liguria non sarebbe più venuto nessuno, perché la fidelizzazione del cliente è una delle cose più difficili e ci vogliono anni per ottenerla. Siamo la seconda provincia più balneare d'Italia, non ci meritiamo questa situazione".

"A livello di infrastrutture siamo arrivati al punto di collasso della situazione, non c'è programmazione e non sappiamo quando finiranno questi monitoraggi - ha aggiunto Giancarlo Cerisola - È impensabile che tutti i cantieri siano fermi dal venerdì pomeriggio al lunedì mattina, servono interventi straordinari. La cosa più importante della riunione di oggi è porre l'attenzione sul fatto che sta saltando l'economia della nostra regione. Se non aiutiamo le imprese a resistere sul territorio, ci troveremo con l'occupazione a zero e le imprese dimezzate: un meccanismo che se non risolviamo oggi poi sarà difficilissimo far ripartire".

Nel corso della conferenza stampa è stato inoltre sottolineato come a livello di prenotazioni si sia verificato circa un 10% delle disdette. Per quanto riguarda il settore alberghiero, si calcolano perdite del 65% a causa dell'emergenza covid e del caos sulla rete autostradale.

I balneari invece hanno spiegato come sulle spiagge la capienza sia stata ridotta del 35%-40% a causa delle disposizioni di sicurezza legate all'emergenza sanitaria. Nei primi weekend di giugno si era verificata un'impennata di arrivi, che però nelle ultime settimane sono in netto calo: "I turisti non arrivano a causa delle code in autostrada".

Come già accennato da Berlangieri, il 22 luglio le associazioni di categoria del territorio andranno a Roma davanti a Montecitorio per protestare contro l'attuale situazione della Liguria.

Luciano Parodi

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