Sagre, fiere ed eventi pubblici sottoposti a controlli ferrei, con il ministro Speranza favorevole a bloccare i grandi assembramenti, e poi ancora stop ai balli in discoteca o locali al chiuso fino a fine luglio a meno che le Regioni si assumino la responsabilità di fare diversamente: sono alcuni degli intendimenti rivelati dal "Corriere della Sera" in vista del nuovo decreto sulla lotta al Coronavirus, con il vecchio Dpcm in scadenza martedì 14 luglio.
La discussione è ancora aperta ma, così come la Lombardia valuta di togliere l'obbligo dell'uso della mascherina in luoghi aperti (leggi QUI: deciderà Fontana domani), a livello nazionale potrebbero essere prese nuove norme per evitare assembramenti dopo la decisione di voler fare slittare a fine 2020 la fine dello stato di emergenza e quindi la possibilità di continuare a legittimare, come scrive il Corriere, «le restrizioni delle libertà personali».
Resteranno anche l'obbligo di indossare mascherine nei luoghi chiusi dove non si può garantire il distanziamento (niente guanti, però) e tutte le altre misure di sanificazione, oltre alla necessità di lasciare le generalità nel locali pubblici, che verranno custodite per due settimane.
Permarrà certamente, come detto, il divieto di assembramento e l'obbligo di distanziamento per evitare nuovi focolai e resteranno in vigore multe e controlli che potrebbero avere una stretta riguardo movida, locali ma anche spiagge. Possibile una nuova circolare del Viminale.
Divieto di ingresso da 13 Paesi a rischio tranne che per gli italiani che dovranno restare in isolamento 14 giorni: quarantena obbligatoria anche per chi rientra dagli Usa.