Politica - 02 luglio 2020, 18:55

Caos viabilità, Toti: "C'è qualcuno che tra Autostrade e Ministero non sta dicendo la verità. Paventati i disagi per tutto il mese di luglio. La Liguria vuole risposte"

Il governatore "denuncia" come la società abbia informato che dalle direttive del Mit, del 29 maggio scorso, ci sia stata una modifica del programma di ispezione sulla rete e che quindi le criticità continueranno

“Questo piano sta causando un sacco di mali, un sacco di rischi, e quindi si assumano la responsabilità di elaborare un piano che davvero il 10 luglio liberi le corsie delle nostre autostrade, che verifichi le gallerie in tempi certi e ragionevoli, che ordini per una scala di rischi gli interventi da fare, insomma che si recuperino 20 anni di colpevoli inerzie con un piano serio. Io fino a questo momento non lo vedo, vedo solo società Autostrade che mi dice ‘il 20 di maggio il Ministero dei Trasporti mi ha ordinato un piano sostanzialmente incompatibile con la vita civile della vostra regione' e il Ministero invece, che mi dice che entro il 10 di luglio tutto sarà risolto. C’è qualcuno che non sta dicendo la verità”. Vuole chiarezza e soprattutto risposte il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che in conferenza stampa ha denunciato quanto sta avvenendo tra società “Autostrade” e Mit in merito al piano dei controlli nelle 285 gallerie della rete autostradale ligure e a diversi cantieri che di fatto paralizzano la viabilità regionale causando non solo disagi per via del traffico, ma che mettono anche a rischio i trasporti sanitari, come avvenuto ad esempio ieri a Rapallo dove un’ambulanza ha impiegato un’ora in più per trasportare un bimbo in ospedale a Genova.

“Guardando il lavoro che manca io credo che il 10 luglio, ha sottolineato Toti, il problema non sarà risolto e quindi mi auguro che di qua alle prossime ore qualcuno trovi una soluzione”. Il presidente della Giunta infatti, ha sottolineato che è arrivata solo una risposta ossia un “un carteggio inviato al Mit dalla società ‘Autostrade’ che la Regione ha ricevuto in copia in cui ci sono dichiarazioni difformi rispetto a quelle rilasciate sulla stampa dal ministro De Micheli. In questo carteggio ‘Autostrade’ ricorda che dal 30 dicembre scorso, ossia dopo l’incidente alla galleria Bertè,  è in corso un sistema di monitoraggio superficiale e profondo con concordato con il Ministero attraverso un manuale adottato il 20 maggio. Tale percorso di controllo stava dipanandosi nelle galleria di tutta Italia compresa la Liguria salvo poi avere ricevuto il 29 maggio la richiesta di modifica del programma di ispezione mediante l’anticipazione nella fase preliminare dello smontaggio e dei rivestimenti su tutta la rete ligure entro il 30 giugno. La lettera poi inviata da Autostrade, sottolinea il governatore, e che riceviamo recita che “tale indicazione ha imposto una revisione completa del programma degli interventi diurni e notturni su tutta la rete con conseguenze e disagi alla circolazione che si estenderanno inevitabilmente per tutto il mese di luglio, senza tenere conto degli eventuali interventi di manutenzione straordinaria che il manuale impone di svolgere secondo standard progettuali definiti, da eseguire nell’immediato, con possibili conseguenti chiusure anche prolungate dell’infrastruttura".

Toti quindi evidenzia che "ciò è oggi quanto 'Autostrade' ci comunica e quindi senza un cambiamento del piano dei controlli, così come contenuto nelle direttive del Mit, dal 10 luglio termineranno gli interventi oggi in corso, ma la fase ispettiva successiva non si rimetterà alle chiusure notturne, ma potrebbe comportare chiusure diurne dell' infrastruttura e anche interventi di una certa intensità per tutto luglio”: il ministero deve intervenire con un tavolo con "Autostrade" e rivedano il piano.

Un altro tavolo poi, è auspicato dal governatore ossia quello sempre da svolgere entro sette giorni insieme al Mit e alla società 'Autostrade' per quantificare i danni che tutta la Liguria sta subendo in ogni settore "altrimenti saremo costretti ad adire in via giudiziaria per il ristoro del danno e la violazione di un'ordinanza regionale è un qualcosa che si risponde davanti la legge. Io mi auguro che intendano rispondere, noi vogliamo risposte".  A mezzanotte infatti, "scade" il termine previsto dalla Regione attraverso l'ordinanza che intimava sia ad 'Autostrade' che al Ministero delle Infrastrutture di predisporre immediatamente un nuovo piano di manutenzione della rete ligure. 

Angela Panzera