In relazione alle reiterate segnalazioni di Istituzioni locali e di organismi rappresentativi del mondo delle imprese, nella mattinata odierna si è tenuta in modalità di videoconferenza, presso il Palazzo del Governo, una riunione avente ad oggetto le modalità attraverso cui il sistema bancario savonese può meglio contribuire alla ripresa economica e all’ordinaria vivibilità dei cittadini nell’attuale contesto di difficoltà generato dalla pandemia Covid-19.
Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti dell’Associazione Bancaria Italiana-Commissione Liguria, della Camera di Commercio, delle Associazioni rappresentative delle varie categorie produttive (Industria, Commercio, Artigianato, Agricoltura, Cooperative, Albergatori), delle Organizzazioni sindacali e delle Associazioni dei consumatori.
Erano presenti anche il Questore e i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, in relazione all’esigenza di prevenire il fenomeno dell’usura e le infiltrazioni criminali nei vari settori produttivi, in questa fase in cui l’economia legale, bisognosa di liquidità, è particolarmente esposta ad interessi di natura illecita.
Le varie categorie produttive, nel sottolineare le particolari difficoltà in cui continuano a versare diverse aziende dei vari comparti in questa fase di ripresa delle attività, hanno espresso doglianze per gli iniziali ritardi e disfunzioni delle procedure di erogazione della liquidità, ma hanno poi dato atto che i problemi si stanno man mano risolvendo.
Al riguardo, è emerso che, quanto alle moratorie previste dalla legislazione di emergenza, risultano già evase l’88% delle richieste. Con riferimento alla liquidità, la provincia di Savona risulta, dopo quella di Genova, la seconda in Liguria per finanziamenti concessi con 3.103 operazioni per un totale di 105.680.143,94 euro.
I rappresentanti delle categorie produttive e dei consumatori hanno auspicato un ulteriore sforzo da parte delle banche savonesi anche attraverso il ritorno alla normalità per quanto riguarda l’orario di apertura al pubblico degli sportelli. E’ opportuno inoltre - è stato detto - che gli istituti di credito rafforzino il rapporto di fiducia con i propri clienti e supportino le imprese, in particolare, in questa difficile congiuntura economica, privilegiando, nella valutazione del merito creditizio, non solo la capacità patrimoniale dell’operatore economico, ma anche la sua progettualità.
I rappresentanti dell’Associazione Bancaria Italia, nel riferire che la lentezza iniziale nell’erogazione del credito è stata determinata anche da un quadro normativo in continua evoluzione, hanno assicurato che gli istituti di credito, in quanto “imprese che lavorano per le imprese”, continueranno nella loro progressiva opera di espansione dell’operatività degli sportelli bancari e di sostegno alle esigenze delle imprese e dei privati cittadini.
Il tutto - come sottolineato con forza dalle Organizzazioni Sindacali e condiviso da tutti i presenti - in condizioni di piena sicurezza e salute per i lavoratori e gli utenti.
Nel corso della riunione il Prefetto ha sottolineato che “mai come in questo periodo le banche sono chiamate a svolgere una funzione sociale a sostegno dei cittadini e delle imprese, accanto a una funzione di tutela della legalità. Fornire liquidità al sistema produttivo e alle famiglie vuol dire anche ridurre i rischi di espansione di fenomeni criminali come l’usura, l’ingresso di capitali di provenienza illecita nei settori produttivi e il riciclaggio”.
Al riguardo, i vertici delle Forze di Polizia hanno riferito che su tali rischi vi è la massima attenzione da parte delle Forze dell’Ordine e hanno, quindi, invitato le associazioni di categoria e l’ABI a segnalare tempestivamente alle Forze dell’ordine e alla Magistratura qualsiasi anomalia di rilievo.
In conclusione, il Prefetto ha aggiornato la riunione dichiarando che “all’occorrenza, altre potranno esserne convocate sugli argomenti trattati oggi, poiché è strategico in questo momento di emergenza rafforzare la collaborazione e il patto di fiducia fra istituzioni, banche, imprese e lavoratori".