Attualità - 17 giugno 2020, 11:27

Ospedali di Albenga e Cairo, Niero (Pd): “La sanità sarà il tema chiave dei confronti all’interno del centrosinistra in vista delle Regionali”

Tra le tematiche portanti del Partito Democratico in provincia di Savona rientrano il rilancio economico e occupazionale, dall’agricoltura al turismo, ed una adeguata valorizzazione dell’entroterra

È di queste ore una nota del Partito Democratico in Regione Liguria che torna a chiedere la sospensione della gara d’appalto inerente la privatizzazione degli ospedali di Albenga e di Cairo Montenotte, dopo l’ulteriore ricorso presentato dal Policlinico di Monza nei confronti dell’Istituto Galeazzi.

Di questo tema parliamo con Massimo Niero, capogruppo in Provincia di Savona del Partito Democratico e sindaco di Cisano sul Neva, che nell’analisi della questione non ha esitazioni: “Direi che si debba sgombrare il campo da ogni dubbio. Il modello lombardo di privatizzazione che la Regione ha cercato di imporre anche alla nostra Liguria ha fallito miseramente. Lo abbiamo visto tutti in Lombardia che cosa è successo: i privati si sono tenuti le parti migliori lasciando al loro destino quelle più deboli. In momenti drammatici come quelli che abbiamo appena vissuto, la ‘fortuna’ (in termini metaforici, ovviamente) della Liguria è stata soltanto che l’iter non sia giunto a compimento prima dell’emergenza Covid-19, altrimenti le conseguenze sarebbero state inimmaginabili”.

Quali sono le vostre proposte in termini di sanità?

“Ne abbiamo tante, ma siamo pronte a metterle in discussione e a confrontarci in un ampio tavolo di alleanze che guardi a tutte le forze di sinistra, ma anche ai moderati che non si identificano nel centrodestra di Toti a traino Lega. Di certo voglio chiarire che non abbiamo posizioni preconcette o retrograde, siamo aperti a varie analisi. In un’epoca storicamente difficile sul piano economico come questa capisco che sia impensabile sognare il ‘tutto pubblico’, ma esistono modelli di partnership con il privato virtuosi, ad esempio in Emilia Romagna. L’importante è fare in modo che sia il pubblico a tenere in mano le redini e che garantisca sempre che i servizi di base siano fruibili a tutta la cittadinanza. Penso per esempio all’ospedale di Cairo Montenotte. Non si può lasciare un comprensorio vasto come la Val Bormida privo di un presidio sanitario di questa importanza. Non siamo la Lombardia, una regione di grandi pianure, dove è facile percorrere ampie distanze in poche decine di minuti. In Liguria abbiamo una viabilità resa problematica in primis dalla conformazione territoriale, pensare di dirottare tutti i pazienti valbormidesi su Albenga, Pietra Ligure e Savona è eccessivamente rischioso. Metteremmo a repentaglio delle vite. Ogni area deve avere il suo Punto di Primo Intervento o, dove possibile, meglio ancora di Pronto Soccorso, pienamente efficente”.

Quindi possiamo dire che la sanità sarà il tema portante nel nostro Ponente in vista del confronto elettorale?

Risponde Niero: “Mi piace definire la sanità come ‘la madre di tutte le battaglie’ ma di certo non sarà l’unica. Abbiamo tanti temi sul tavolo da affrontare accanto ai nostri futuri alleati in modo condiviso. Dobbiamo pensare a un adeguato rilancio economico ed occupazionale del territorio, che passerà attraverso il turismo e l’agricoltura, ma non solo. Abbiamo un meraviglioso entroterra che, in tempi di distanziamento interpersonale post-Covid-19 può rappresentare una risorsa preziosa, perfettamente complementare alle risorse sulla costa. E non si pensi alla bellezza di questi luoghi solo come un’alternativa al turismo balneare, ma a uno spazio nuovo tutto da inventare per i giovani che si dedicano allo smart working e che affrontano nuovi progetti di vita, di lavoro e di economia. Ma la Regione qui dovrà giocare un ruolo chiave nel garantire ai nostri borghi il supporto necessario: da una solida rete di connessione internet per il lavoro, alla mobilità tramite infrastrutture viarie e trasporto pubblico locale”.

Concludiamo con una domanda: chi sarà il candidato del centrosinistra alla guida della Regione?

“Attualmente è in atto una discussione interna. Non voglio focalizzarmi adesso sull’idea di un singolo nome ma sulle potenzialità che esso dovrà esprimere; di certo il candidato ideale sarà una figura non divisiva ma, al contrario, capace di coinvolgere attorno a sé varie forze politiche legate da obiettivi comuni; sarà un candidato che farà sedere al tavolo il più vasto numero possibile di persone, saprà fare squadra coinvolgendo e cementificando tra loro le varie forze e saprà farlo con grande attenzione e sensibilità”.


A. Sg.