Attualità - 17 giugno 2020, 11:49

La maturità ai tempi del Covid-19. Le impressioni degli studenti di Albenga, Finale e Savona: "Mesi difficili per il lockdown, ma ce l'abbiamo fatta" (FOTO e VIDEO)

Questa mattina ha preso il via l'esame orale per gli studenti savonesi: ecco come è andata per alcuni di loro

Una Maturità inedita a causa del Covid-19. Questa mattina ha preso il via l'esame orale per gli studenti savonesi. Per via dell'emergenza sanitaria, si si svolgerà solo con un colloquio orale alla presenza di una commissione composta da insegnanti interni e solamente il presidente esterno. Verranno ascoltati 5 candidati al giorno. La nostra redazione ha seguito con attenzione le sessioni di Savona, Albenga e Finale Ligure. 

Ad Albenga gli esami odierni sono stati tutti concentrati in due soli plessi: quello dell’ex tribunale di via Bologna per gli indirizzi Artistico, Linguistico, Sportivo e in parte Scientifico, quello delle Paccini per Classico e Scientifico. La decisione di organizzare così gli spazi è legata al fatto che la storica sede dello Scientifico di viale Pontelungo è chiusa per adeguamenti strutturali e i rumori del cantiere renderebbero infattibili gli esami. Per adesso ancora nessuna maturità per il Liceo Musicale che, essendo di recente fondazione, non ha ancora le classi quinte.

Questa riorganizzazione ha ovviamente dilatato un po’ i tempi, con qualche ritardo tecnico comunque ampiamente gestito senza intoppi dalle commissioni. Il parere dei ragazzi è unanime: un esame sicuramente lungo ma meno “tragico” del previsto, grazie alla complicità dei professori con i quali si è svolto l’intero percorso di studi.

Aurora Saccani, studentessa del Liceo Artistico ad indirizzo scenografia, rivela un “cambio di rotta” inaspettato: dopo la maturità si iscriverà a medicina. E precisa di poterlo fare perché la scuola che ha frequentato le ha dato una preparazione talmente solida e vasta da consentirle di guardarsi intorno in modo assolutamente onnicomprensivo.

A Savona al liceo classico e artistico Chiabrera Martini, al liceo G. Della Rovere e al liceo scientifico O. Grassi, abbiamo ascoltato gli umori, le considerazioni e chiesto agli studenti cosa si aspettano dal futuro. 

"È un esame che passerà sicuramente alla storia diverso sicuramente da qualsiasi altro esame svolto - dice Alberto Accinelli, studente della 5^A del liceo classico - i prof ci sono venuti incontro ed è durato un'ora tra l'alternanza, gli elaborati e la terza parte dove mi sono state fatte domande generiche sul programma. Ora voglio solo rilassarmi dopo un periodo di stress, l'inizio del lockdown era particolarmente stressante perché bisognava rapportarsi con tutte le nuove tecnologie ma con la buona volontà di tutti ci siamo riusciti. Mi iscriverò a giurisprudenza".

"L'esame è andato molto bene, sono molto contento - il commento di Mexhit Pergjegja, classe 5^A del Liceo Chiabrera Martini - avevo un po' di ansia inizialmente, ma dopo l'ingresso e l'inizio dell'esame non ci sono stati più problemi. Cosa mi hanno chiesto? La Rivoluzione Russa e successivamente ho fatto i miei collegamenti senza essere interrotto. Come sono stati gli ultimi mesi? Non tanto difficili, siamo riusciti a fare le lezioni online e non abbiamo avuto troppe problematiche: ce la siamo cavata bene".

"È andata molto bene, i professori sono stati molto disponibili e mi hanno aiutato molto con i vari collegamenti - ha invece dichiarato Carlotta Guastamacchia, 5^C Scienze Umane del Liceo G. Della Rovere - i mesi di lockdown? Difficili soprattutto a livello psicologico, è stata molto dura ma lo studio mi è stato molto d'aiuto: mi ha fatto passare le giornate. In questi ultimi giorni sono stata molto agitata per l'esame, ma per fortuna è andata bene. Il futuro? Per adesso penso solo all'estate e a godermi questo momento di pace".

"Sono soddisfatto, me lo aspettavo più difficile - il pensiero di Diego Santoro, classe 5^C del Liceo scientifico O. Grassi - i mesi di lockdown con la didattica a distanza? Pesanti, penso che stare tutta la mattina attaccati al computer sia più pesante che venire a scuola. Inoltre, la possibilità di non vedere i propri compagni è stata una difficoltà da superare: però ce l'abbiamo fatta e adesso siamo liberi per l'estate".

Atmosfera decisamente inusuale anche a Finale, altro importante polo scolastico del ponente savonese. I classici assembramenti di studenti in attesa di mettersi alla prova per gli esami scritti o per assistere agli orali dei propri amici e compagni hanno lasciato il posto alle attese in solitudine dei maturandi. Così è stata nei pressi dei tre istituti finalese: il Liceo Arturo Issel e le due sedi dell'istituto tecnico di Finale, diviso tra l'alberghiero Migliorini e l'Ipsia.

"I professori sono molto comprensivi nei confronti delle problematiche" dice Giorgio Pesce dell'Issel, dopo aver sostenuto un esame con al centro un progetto sull'inclusione raccontato anche dalla nostra redazione dal titolo "Vita Nova", rassicurando i coetanei che ancora devono confrontarsi con la nuova prova. "Negli scorsi mesi il rapporto coi docenti e le lezioni via web è stato quasi un rapporto tra pari: arrivati a questo punto non siamo più semplici ragazzini ma persone con cui dialogare, ed è bello".

Parodi-Pastorino-Sgarlato