"Sono assolutamente contraria perché ritengo che tutto il territorio savonese, quello di Albenga e della Val Bormida, siano dei luoghi che sono da sempre e tradizionalmente metà di turisti, di villeggiatura e anche di investimenti economici". Così ha risposto l'assessore alla Sanità Sonia Viale alla domanda, rivoltale nel corso del consueto punto stampa serale di Regione Liguria, relativa alle motivazioni con il quale è stato accolto il ricorso del Policlinico di Monza in merito all'assegnazione degli ospedali di Albenga e Cairo Montenotte.
Secondo il Tar: "Il business plan presentato dall’Istituto Galeazzi si fonda su una serie di previsioni la cui attendibilità non risulta dimostrata".
Per la vicepresidente della giunta regionale all'interno delle motivazioni della sentenza "ci sono alcuni aspetti che attengono alla valutazione della potenzialità economica di un territorio e la capacità di attirare, anche su aspetti che non riguardano la sanità, ma aspetti che attengono alla capacità di attirare anche i parenti e i visitatori in una città come Milano", tutte circostanze che apparterrebbero anche ad Albenga e alla Val Bormida.
"Al di là di quelle che sono ovviamente le valutazioni tecniche sull'offerta economica - ha aggiunto Viale - che saranno oggetto di un ricorso al Consiglio di Stato come già abbiamo anticipato, io penso che chiaramente anche tutte le categorie produttive di quel territorio non possano che in qualche modo respingere le considerazioni sugli aspetti che riguardano delle valutazioni sulle potenzialità di sviluppo economico del territorio. Significherebbe - ha chiosato l'assessore - una condanna di un territorio a non essere mai un elemento di attrattiva, mai un punto di riferimento per gli investimenti che arrivassero da fuori regione".
"Noi faremo ricorso chiedendo anche una sospensiva della sentenza di primo grado e questo potrà essere fatto in un tempo ragionevolmente breve - ha inoltre aggiunto Viale - nel frattempo ieri sera ho fatto una riunione con i sindaci del distretto della Val Bormida perchè comunque tutto il sistema sanitario è all'opera per garantire sia il rispetto delle cautele e dell'emergenza coronavirus come gli aspetti riferiti alla ripresa graduale delle attività sanitarie. É stato un incontro molto positivo con il comune di Cairo, capofila del distretto, e con tutti i sindaci della vallata per la riapertura del punto di primo intervento, la ripresa di molti servizi all'interno dell'ospedale che comunque, ripeto, non si sono mai interrotti neanche nel periodo dell'emergenza coronavirus e quindi il sistema sanitario prosegue".
"Il problema è, e rimane, che cosa vogliamo fare di un ospedale che per come ovviamente è strutturato, rispetto alla capacità del sistema sanitario pubblico, non ha delle prospettive nè di riapertura del pronto soccorso, ricordo che il centro sinistra nella precedente amministrazione aveva fatto legittimamente la scelta di declassare il pronto soccorso in punto di primo intervento, nè la capacità di poter potenziare e aumentare il numero dei reparti oggi attivi. La proposta della nostra amministrazione è stata quella, ai sensi della legislazione nazionale,di prevedere una gestione privata di un ospedale che rimane pubblico; siamo nelle lungaggini di una serie di ricorsi. Noi riteniamo di avere ragione rispetto al percorso intrapreso dai nostri uffici deputati alle gare e quindi attenderemo gli esiti rispettosamente della definizione dell'iter della giustizia amministrativa" ha infine concluso l'assessore alla Sanità.