"In riferimento alla nostra interrogazione Consigliare sulla situazione dell’intervento urbanistico presso l’immobile ex Pescetto, ed alla luce delle risposte tranquillizzanti fornite dal sig. Sindaco alla medesima interrogazione, presentata in Consiglio Comunale il 5 marzo 2020, ci ha sorpreso, non poco, l’atto emesso dalla Provincia di Savona data 12 maggio per l’ annullamento del Permesso di Costruire rilasciato dal Comune di Celle Ligure in data 12/10/2017". Si apre così l'interrogazione sulla situazione relativa all'intervento edilizio riguardante l'ex albergo Pescetto a Celle Ligure firmata da Remo Zunino, capogruppo di "Uniti per Celle".
"Tanto per ricordare il cantiere venne sequestrato in data 21 maggio 2019 ed il 6 giugno 2019 lo stesso tribunale del riesame provvedeva al dissequestro cautelativo asserendo l’inesistenza di reati urbanistici e l’inesistenza di illeciti sugli atti - continuano dalla minoranza cellese - La Provincia di Savona, come detto sopra il 12 maggio, emetteva decreto di annullamento del Permesso di Costruire per una serie di illegittimità , quali il cambio di destinazione d’uso da albergo a residenziale senza rispettare il dettato della L.R. 7 febbraio 2008, la errata determinazione volumetrica dell’immobile nello stato di progetto,l’aumento del numero di abitanti insediabili, il contrasto dell’intervento con il Piano di Bacino, ed il mancato rispetto dei contenuti del Decreto interministeriale del 2 aprile 1698 n° 1444".
"Alla luce di questo decreto ed in collegamento con quanto risposto alla nostra interrogazione nel consiglio del 5 marzo u.s., il Gruppo Consiliare Uniti per Celle chiede alla Amministrazione di rispondere con puntualità in seduta Consigliare alle questioni poste dalla Amministrazione Provinciale e nello specifico:
E’ vero che l’intervento in oggetto non ha rispettato le procedure di cambio di destinazione d’uso da turistico a residenziale come previsto dalla legge regionale del 7 febbraio 2008? E’ vero che è stata errata la determinazione volumetrica dell’immobile nello stato di progetto? E’ vero che sono stati aumentati il numero degli abitanti insediabili in contrasto con la norma vigente? E’ vero che l’aumento volumetrico è in contrasto con il Piano di Bacino stralcio sul rischio idrogeologico?
E’ vero che l’intervento è in contrasto con l’art. 7 del Decreto Interministeriale del 2 aprile 1968 n° 1444 sui limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra fabbricati e rapporti massimi tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali? E’ vero che l’intervento in oggetto è in contrasto anche con l’Art. 8 del sopracitato Decreto interministeriale?" prosegue l'interrogazione.
"Infine chiediamo quali saranno i provvedimenti che assumerà l’Amministrazione a seguito del Decreto della Provincia. Le risposte a queste puntuali domande serviranno a Noi Consiglieri di Minoranza ed a tutti i cittadini di comprendere meglio la procedura esperita e forse a comprendere il percorso del sequestro preventivo e dissequestro e soprattutto capire perché la Provincia dopo 11 mesi emette il Decreto di annullamento. Ringraziamo per le risposte che vorrà accordarci nel primo Consiglio Comunale utile e cordialmente salutiamo" conclude Zunino.