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Attualità | 31 maggio 2020, 09:30

Autovelox di Toirano, il consigliere di minoranza Roberto Bianco pronto ad organizzare una raccolta firme

"Non posso fare a meno di notare come cieca si sia rivelata l’Amministrazione comunale davanti a questo problema"

Autovelox di Toirano, il consigliere di minoranza Roberto Bianco pronto ad organizzare una raccolta firme

"L’autovelox di Toirano parrebbe essere una stupidaggine, in confronto alle difficoltà ed al periodo di limitazioni che si sono chiuse lo scorso 4 maggio. Ed invece, a causa della ripresa delle decorrenze dei termini amministrativi e processuali di cui al Decreto Cura Italia, già da un paio di settimane sono riprese le notificazioni dei verbali ai cittadini di Toirano e della Val Varatella. Cittadini che, giustamente, non si capacitano di fronte all’ennesima stangata economica, soprattutto in ragione del fatto che la maggioranza delle infrazioni sono tutte esenti dal ritiro punti, alcune per appena 1 km orario oltre il limite consentito". Si apre così la nota stampa diffusa da Roberto Bianco, consigliere comunale di minoranza a Toirano nella lista “Non solo centro”.

"L’amministrazione provinciale savonese ha installato un autovelox su una via provinciale altamente trafficata ma, certo, con caratteristiche inidonee all’impiantistica scelta e su cui si addensano nubi di irregolarità tecnica, con riferimento alla prescritta omologazione. Infatti, sia la parte motiva dei verbali, sia la documentazione caricata sul sito della Provincia, nell’apposito portale per la verifica dei fotogrammi, opera riferimento ad una 'approvazione' tecnica, che sia il Codice della Strada sia il Regolamento attuativo distinguono nettamente dalla omologazione, unica forma di convalida indicata dalla Legge per i dispositivi deputati alla rilevazione delle violazioni dei limiti di velocità. Per tacere della carenza di riferimenti identificativi dell’impianto, che lo fanno sembrare un normale palo della luce con armadietto sulla sommità, essendo equidistante proprio da due pali dell’alta tensione. Un timido ed evidentemente sottodimensionato cartello non è sufficiente per identificarlo come impianto di rilevazione velocità, differentemente da quanto accade per il velobox di Borghetto". E’ critico e seriamente preoccupato il vice-presidente del Circolo Fratelli d’Italia della Val Varatella, Avvocato Mattia Famoso, che peraltro rappresenta professionalmente almeno una trentina di ricorrenti avverso le sanzioni elevate dall’autovelox posto sulla provinciale 60, all’ingresso del centro abitato di Toirano. 

"In un periodo di grandi difficoltà e paure per le famiglie italiane, con evidente emergenza sociale in ragione della perdurante crisi indotta dalla pandemia Covid-19, i cittadini della Val Varatella di tutto avevano bisogno tranne che di questo continuo salasso, soprattutto con tutti i vizi formali che lo contraddistinguono" prosegue Famoso. 

Non meno amareggiato il Presidente del medesimo circolo FdI, Roberto Bianco: "Sono stato bollato come un agitatore di popolo, istigatore di faide, vuoto polemico. Eppure non posso fare a meno di notare come cieca si sia rivelata l’Amministrazione comunale davanti a questo problema. I cittadini maggiormente colpiti sono residenti di Toirano o dei Comuni limitrofi, che attraversano il nostro territorio per andare a lavoro. Quello che io chiedo agli amministratori provinciali è quale beneficio ha portato questa installazione alla sicurezza stradale, atteso che le velocità nel centro cittadino vengono comunque mantenute invariate? All’amministrazione comunale, invece, non so più che domande fare, soprattutto dopo il tono e tenore delle risposte avute alla riunione pubblica del 22 gennaio scorso. In quella sede, il Sindaco e la Consigliera Provinciale Luana Isella, con delega alla viabilità, avevano incontrato la cittadinanza per rispondere ai numerosi dubbi e criticità già allora riscontrati dagli utenti della strada. Incontro che si era presto trasformato in un botta – risposta tra maggioranza e opposizione, soprattutto alla luce delle minimizzazioni formulate dalla consigliera Isella". 

"Io non sono contro la sicurezza stradale, né contro il posizionamento degli autovelox. Però l’Amministrazione deve agire anzitutto nel rispetto della Legge e tenendo conto delle reali esigenze dei cittadini. Come può la Provincia imporre un limite di 50 km/h, su un tratto che molti (pur erroneamente) ritengono limitato a 60, ma non rispettare la normativa tecnica per l’installazione? Avevo già espresso critiche all’opera materiale verso fine ottobre 2019, la Provincia ha risposto con una nota in cui ammetteva espressamente che la prima installazione era di natura provvisoria per poter dar luogo alla taratura e che, al 14 novembre, sono terminati i lavori di definitiva regolarizzazione. Peccato che la stessa provincia abbia allegato un certificato di regolare esecuzione dell’impianto datato 30 ottobre, praticamente in piena contraddizione. E la taratura che senso può avere in modalità provvisoria se l’apparecchio ha poi operato in altra configurazione definitiva? E’ stata fatta la seconda taratura?" aggiunge ancora Bianco.

Sottolinea inoltre Bianco: "Mi hanno tacciato di essere la bestia nera della politica locale, di non essere collaborativo, di far più danno che altro in Consiglio come nelle pubbliche relazioni con la cittadinanza. Eppure i cittadini vengono da me preoccupati e arrabbiati, molti hanno difficoltà economiche derivanti dalla crisi e si vedono notificare 3-5 verbali contemporaneamente, per violazioni di 1-2 km orari. Ho provato ad allungare la mano al Sindaco De Fezza in plurime occasioni, inclusa la seduta pubblica di gennaio. Ha rifiutato sbattendomi la porta in faccia e proseguendo con la sua sordità alle richieste di tutti i Toiranesi di prendere posizione presso la Provincia. E’ evidente che non gli interessa. Per questo mi farò carico io stesso, come consigliere comunale e come Presidente del Circolo FdI Val Varatella, di organizzare una raccolta firme con tutti gli opportuni accorgimenti per tutelare la salute e l’incolumità pubblica, al fine di far rimuovere l’impianto o, in via residuale, almeno far alzare il limite di velocità a 60km/h nel tratto interessato dall’impianto, fermo restando che se fossero accolti i ricorsi presentati finora sul punto dell’omologazione lo stesso dovrà ugualmente essere rimosso. La cittadinanza ha bisogno di risposte concrete, sia in merito alla questione velox sia con riguardo ai dispositivi di sicurezza stradale realmente necessari e conformi, non di sarcastici inviti ad andare piano, soprattutto considerando l’entità delle violazioni".

Comunicato Stampa

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