L’annuncio ufficiale arriverà soltanto tra qualche giorno, ma in via informale ormai le voci si stanno spargendo per la città: quest’estate potrebbe essere “salvato” il Festival Teatrale di Verezzi, un appuntamento che da oltre 50 anni porta non solo la splendida piazza verezzina ma tutta la Liguria alla ribalta nazionale e internazionale con spettacoli di alto livello.
Il sindaco Renato Dacquino traccia le sue considerazioni con estrema prudenza: “Qualsiasi cosa avvenga mi piace che si concretizzi in piena sintonia con la popolazione e con le categorie economiche, per il bene della città e dei cittadini, senza polemiche. Se non ci saranno variazioni nel corso delle prossime settimane pare che il 15 giugno sia la data scelta per la ripartenza degli eventi teatrali per cui il nostro festival, che per tradizione è in estate, dovrebbe rientrarvi a pieno titolo”.
La bellezza e la magia del teatro stanno anche nell’effetto sorpresa, per cui è legittimo che il Primo Cittadino di Borgio Verezzi sia “geloso” del progetto su cui si sta lavorando. Accetta però di regalare minime anticipazioni: “Su oltre duecento proposte che ci erano pervenute, fatta una prima scelta di una quindicina di titoli potenziali abbiamo effettuato una scrematura e ne abbiamo selezionati una decina tecnicamente più fattibili, magari più semplici e con minor numero di attori coinvolti sul palco, per rispettare le regole sulle distanze interpersonali. E se negli anni scorsi abbiamo puntato sulla massima varietà di temi, quest’anno, pur nell’eclettismo che da sempre contraddistingue il nostro calendario, punteremo su una maggior leggerezza, per gettarci alle spalle quanto è successo in questi mesi e ripartire col sorriso. Entro una settimana o due al massimo prevediamo di consegnare il calendario alla Regione”.
Veniamo quindi alla logistica. Spiega il sindaco: “Ovviamente, se negli anni passati il Festival richiamava a sé circa 500 persone a sera, quest’anno si dovranno per legge ridurre i numeri. Presumibilmente non più di 150 persone, con posti più distanziati. E poi mi piace l’idea di una piazza Sant’Agostino ‘flessibile’, che consenta ai locali che vi si affacciano di poter mantenere e ampliare i dehors nelle serate senza gli spettacoli. Sono attività che hanno sofferto molto durante il lockdown, ritengo doveroso dar loro la possibilità di accrescere al massimo possibile le loro potenzialità durante l’estate”.
Renato Dacquino conclude con una nota di positività: “Nelle scorse settimane l’edizione italiana della rivista Vanity Fair ha pubblicato un articolo sulle mete più belle per una vacanza in Italia dopo la fine del lockdown. Al primo posto c’era Borgio Verezzi. Uno splendido attestato di stima che a mio avviso premia un lavoro svolto con pazienza e tenacia nell’arco di anni. E mi piace pensare che a questa crescita di immagine e di visibilità abbia giocato il suo ruolo importante anche il Festival Teatrale”.