Savona, come tutta la regione, riparte dopo il lockdown e lo fa in maniera massiccia soprattutto "invadendo" il mercato del lunedì ritornato a pieno regime, ma in maniera leggermente più ridotta nei bar, nei parrucchieri, estetisti e nei negozi del capoluogo.
Nella diretta di questa mattina in giro per la città della Torretta abbiamo provato a carpire gli umori soprattutto dei titolari dei bar e i rappresentanti di categoria, che nutrono ancora preoccupazione ma che non si sono fatti abbattere e stanno provando a ripartire a testa alta.
"Ho posizionato i tavoli a distanza e dentro i clienti non potranno entrare, così mi sono organizzato con il servizio al tavolo e l'asporto da una finestrella del locale. E' un po' difficile perché alcune persone non riescono a capire le regole, ci chiedono spiegazioni, comunque ci proviamo, piangersi addosso non serve a nulla - spiega il titolare del bar Haiti di via Manzoni Marco Casarino - si andrà avanti ancora un po' con questa situazione, bisogna solo rispettare queste poche norme".
Distanza, mascherine, guanti, visiere, distanziatori in vetro, gel igienizzanti: sono tra i diversi accorgimenti messi in atto dalle attività savonesi.
"Abbiamo dovuto far fronte questa notte alle linee guida, in quanto sono arrivate ieri in tarda serata, avevamo bisogno di sapere come comportarci, non si poteva riaprire così tanto per riaprire. Savona e la Liguria in generale ne vengono già da altre problematiche ma soprattutto questi due mesi persi lo sono per sempre, abbiamo perso la Pasqua, i ponti del 25 aprile e del il 1 maggio, da qui a fine anno le chiusure non saranno immediate, molti ci riproveranno ma i nostri dati ci dicono che avremo un'alta percentuale che non ce la farà e per noi è un grande rammarico" ha spiegato la presidente di Ascom Confcommercio Laura Filippi.
"Ripartiremo, in qualche modo ce l'abbiamo sempre fatta, sicuramente dovremo avere gli aiuti che ci hanno promesso e un'alta percentuale non ha ancora ricevuto nulla ma proviamo a vedere oltre e dobbiamo farlo tramite l'appoggio delle istituzioni a partire dall'amministrazione comunale" conclude Laura Filippi.
"Il problema sarà quando arriverà l'inverno, ora i tavolini fuori al locale sono distanziati, ma fra qualche mese con la pioggia e il freddo non sapremo dove mettere la gente - spiega Pasquale Tripodoro, titolare del Golden Bar e presidente Fipe Confcommercio Savona - con il comune dovremo discutere e trovare una soluzione (leggi QUI), è impensabile che una città come Savona, specialmente in una zona nuova come quella di corso Italia, non venga rilasciata l'autorizzazione per installare un dehors".