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Attualità | 14 maggio 2020, 09:27

Spiagge libere, è bagarre sulla gestione degli accessi. I sindaci costieri del savonese: "Abbiamo bisogno di risorse e poi di una scelta univoca"

Nella riunione di Anci di ieri i sindaci della costa hanno messo in campo tutte le possibili soluzioni: dalle app, all'affidamento alle cooperative o agli stabilimenti balneari, la vigilanza tramite gli steward e far pagare gli ingressi oppure libere attrezzate ovunque

Spiagge libere, è bagarre sulla gestione degli accessi. I sindaci costieri del savonese: "Abbiamo bisogno di risorse e poi di una scelta univoca"

App, vigilanza tramite steward, affidamento alle cooperative facendo pagare gli ingressi, una deroga per farle gestire agli stabilimenti balneari oppure libere attrezzate ovunque.

Queste le proposte messe in campo ieri durante la riunione di Anci Liguria alle quali hanno partecipato tutti i sindaci costieri della Regione con al centro il tema delle spiagge libere e le soluzioni che si potrebbero attuare per far sì che non si verifichino assembramenti durante la prossima stagione estiva. Il problema più importante che unisce tutti i comuni, i quali la maggior parte hanno in gestione le spiagge libere, riguarda un'assenza di risorse, questo il grido d'allarme lanciato nell'incontro di ieri.

"E' stata una riunione costruttiva ma non si è arrivati ad un documento condiviso. Non è vero che non ci sono stati punti in comune, tutti i sindaci hanno chiesto più risorse. I primi cittadini non si tirano indietro, vogliamo farlo in totale sicurezza e per questo dobbiamo avere tempo per organizzarci, l'apertura deve essere assolutamente in sicurezza e tra tutti deve esserci un'omogeneità di scelta" ha spiegato il sindaco di Bergeggi Roberto Arboscello che qualche giorno fa ha lanciato la proposta che prevedeva l'utilizzo di una semplice App per la prenotazione del posto all'interno della spiaggia libera, a cui l'amministrazione assegnava una capienza massima in base a dimensioni e regole di distanziamento.

Il comune di Bergeggi insieme ad Albissola Marina, Savona e Vado Ligure non ha la gestione diretta della spiaggia ma se ne occupa direttamente l'Autorità di Sistema Portuale con la quale hanno in programma una riunione domani, venerdì 15 maggio.

"Ci sono state richieste abbastanza precise, per gestire la sicurezza nelle spiagge libere sono necessari investimenti. Se dobbiamo garantire il distanziamento gli adempimenti da mettere in campo, ci servono ingenti risorse. Devono essere perimetrate, avere un numero preciso a metro quadrato, ci deve essere distanziamento e evitare assembramenti, contingentando gli accessi - prosegue il sindaco di Vado Monica Giuliano - Abbiamo bisogno di un confronto con Autorità Portuale e capire se hanno già valutato come gestirle, devono proporci come vogliono organizzarle e se riescono a garantire quelle prescrizioni. È tutto molto confuso ad oggi. È impossibile, impensabile, che la polizia locale gestisca le spiagge. Da lunedì sicuramente non potremo aprire".

"Abbiamo riscontrato tanto impegno da parte di Anci nel voler fare da regia ma non ci sono soluzioni, ovvero le soluzioni ci sarebbero ma, non ci sono i soldi" ha dichiarato il primo cittadino di Albisola Superiore Maurizio Garbarini.

"Ho ribadito la mia preoccupazione sia sulla necessità di fondi da mettere a disposizione dei comuni sia, soprattutto, sull’esigenza di garantire l’ordine pubblico sia all’interno sia all’esterno delle spiagge. Sono contrario a far pagare un biglietto di ingresso, le spiagge libere devono rimanere tali. Ma per gestirle abbiamo bisogno di risorse economiche" spiega il sindaco di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Canepa.

"Mi auspico che ci sia da parte di Regione e Governo una presa d’atto di tutte le criticità legate alla gestione di questa situazione e che vengano ascoltate le richieste emerse oggi. Ho confermato la mia proposta che prevede che ci venga fornito a supporto personale della Marina Militare o dell’Esercito. Ciò comporterebbe costi notevolmente inferiori rispetto a una vigilanza privata (i militari percepiscono già uno stipendio) e garantirebbe quell’autorità necessaria a far rispettare quelle regole alle quali tutti, quest’anno, dovremo purtroppo attenerci" conclude Canepa.

"Con i sindaci abbiamo accolto alcune proposte in merito alle spiagge libere attrezzate e poter permettere di utilizzare il 70 per cento di spiaggia attrezzata e 30% di spiaggia libera e andare così incontro alle esigenze dei concessionari. E' aperto un confronto con Anci, siamo a disposizione dei comuni, stiamo vagliando alcune linee guide che possono applicare, non li lasciamo soli" ha detto nel punto stampa l'assessore regionale al demanio Marco Scajola.

Il presidente della Regione Giovanni Toti nei giorni scorsi aveva proposto l'utilizzo di steward oppure delle cooperative facendo pagare 0.50 euro per l'ingresso nelle spiagge libere.

Luciano Parodi

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