Attualità - 13 maggio 2020, 15:47

Distanze in spiaggia, fanno discutere le linee guida dell'Inail. Schiappiapietra (SIB): "Se non avremo certezze getteremo la spugna"

L'INAIL ha realizzato un documento tecnico insieme all'ISS, che ha al suo interno una serie di linee guida relative ai ristoranti, alle spiagge libere e agli stabilimenti balneari e per quest'ultimi le norme non sarebbero attuabili

"Fermo restando che ho diversi associati che hanno il titolo di scadenza al 31 dicembre del 2020 e che si sono fatti il mutuo già per i danni della mareggiata, ora andranno di nuovo in banca per affrontare questa situazione, se non avranno certezze di continuità non saranno disposti a farlo".

Il presidente regionale del Sindacato Italiano Balneari Enrico Schiappapietra ha puntato il dito, con preoccupazione, coltro la pubblicazione dell'INAIL di un documento tecnico, realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che ha al suo interno una serie di linee guida relative ai ristoranti, alle spiagge libere e agli stabilimenti balneari.

Per quest'ultimi ha fatto discutere la norma che per garantire il distanziamento sociale in spiaggia, consiglia la distanza minima tra le file degli ombrelloni a 5 metri e quella tra gli ombrelloni della stessa fila a 4 metri e mezzo. Il documento consiglia inoltre di assegnare lo stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni.

 "Questa nota per la Liguria vuol dire poter posizionare sulle spiagge un ombrellone ogni 2.5 metri, non discuto nello specifico la norma e chi l'ha fatta, ma non conoscono il territorio. Da noi ci sarà una postazione su quattro rispetto all'anno scorso, in Liguria non si viene per fare sci e alpinismo ma per andare al mare, se chiudiamo il 75% di ricettività, vuol dire che ci sarà il 75% del turismo in meno. Se ci dicono che non siamo adatti a fare turismo in Liguria, se dicono che non siamo pronti, aspetteremo altri 15 giorni, così potremo gestire la situazione?" continua Schiappapietra.

"Mi auguro che a Roma al Ministero tengano conto delle peculiarità territoriali, dobbiamo mantenere le distanze, siamo d'accordo, ma così non potremo andare avanti. Se la regola del metro di distanza vale dappertutto perché in spiaggia bisogna tenere 2 metri e mezzo? E' un discorso senza senso. Se non avremo certezze per il futuro e continuità aziendale a queste condizioni getteremo la spugna, non vediamo alternative" conclude il presidente del Sib regionale.

Luciano Parodi