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Attualità | 12 maggio 2020, 13:02

Coronavirus: industria del wedding in crisi. Matrimoni annullati o rinviati

Ne parliamo con Matteo Calabrese responsabile della “Eventi e Momenti"

Coronavirus: industria del wedding in crisi. Matrimoni annullati o rinviati

Siamo ancora in attesa della definizione delle linee guida per la riapertura delle attività di ristorazione, ma in mezzo a tanta incertezza ci sono pochi punti fermi. Tra questi sicuramente il fatto che la convivialità è stata purtroppo la prima vittima illustre del Coronavirus.

Anche nella fase 2 rimane il divieto di assembramenti, in tutte le forme: affollamenti, raggruppamenti, riunioni e incontri pubblici. Se la ristorazione si avvierà con nuove norme in termini di prenotazioni, posti disponibili e dotazioni di sicurezza individuale, socialità e convivialità resteranno ancora fuori dalla porta.

Sono ancora lontani dalla ripartenza i banchetti e le cerimonie, che sono un’espressione autentica di convivialità. In Italia sono quasi 70.000 i matrimoni rinviati ed è in crisi tutta la filiera del wedding, di cui i ricevimenti rappresentano una parte importante. Occorre una tutela anche per le aziende e le figure professionali, che ruotano attorno alla filiera dei matrimoni. 

Ne parliamo con Matteo Calabrese, responsabile della “Eventi e Momenti“ con sede a Taggia, specializzata in banchetti, eventi e wedding planner in tutta la regione e nella vicina Francia.

“Sono un organizzatore di eventi, in modo particolare matrimoni. Ovviamente questa pandemia ha provocato un disastro economico dalla quale sarà molto dura riprendersi, la speranza è quella che le Istituzioni trovino il modo di rendere meno doloroso possibile questo periodo. Quest’anno la nostra azienda aveva diversi matrimoni confermati e molte trattative in corso anche per eventi organizzati per conto di alcune Amministrazioni Comunali. I Matrimoni già confermati praticamente sono stati tutti spostati al 2021, tranne qualche disdetta per cui ho restituito gli acconti ricevuti. Le trattative in corso si sono fermate in attesa di conoscere gli sviluppi e che passi la fase dell’emergenza. Le limitazioni e la non chiarezza sulle regole da seguire, rendono difficile programma le cerimonie nuziali con i tempi necessari per garantirne una giusta importanza. Il 2020 si può considerare un anno perso. I problemi si ripresenteranno anche per il 2021 considerando che già diverse date sono state impegnate e quindi il calendario rischia di non riuscire a soddisfare tutte le richieste. Un problema che non riguarda solo la mia azienda, ma penso tutto il mondo del Wedding. La disponibilità di date per il 2021 sono molto limitate perché occupate dai matrimoni posticipati di questo anno. Ma non sarà un problema solo di date, ma anche di location perché soprattutto nella riviera ligure di Ponente non ci sono molti luoghi, ville, ristoranti e hotel adeguati a ospitare matrimoni e grandi eventi. Ci sarà una grande battaglia per arrivare prima e prenotarsi le location migliori. Insieme con i miei collaboratori stiamo anche valutando le proposte di cerimonie infrasettimanali, che potrebbero garantire dei vantaggi economici mantenendo sempre l’ottima qualità del banchetto e della cerimonia".

Claudio Porchia

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