Attualità - 12 maggio 2020, 12:00

Il Coronavirus stoppa il comparto dell'industria creativa, Cioce: "Rischiamo di perdere un anno di attività" (VIDEO)

Il produttore e regista cellese si è soffermato anche sulla situazione cinematografica nel savonese, dagli Studios di Stella e ai suoi film

"Tutta l'industria creativa è ferma da febbraio, quindi non solo la produzione cinematografica, ma anche musei, teatri, tutto quello che è intrattenimento. Ci siamo attivati subito con la Regione e con il Ministero per trovare soluzioni. Abbiamo chiesto di intervenire sui bandi regionali attualmente attivi, il Coronavirus rischia di far naufragare i progetti in corso, se non si adeguano le norme. Nelle riviere il comparto creativo lavora per tutto il comparto turistico e abbiamo chiesto di essere inseriti in questi aiuti".

Il Portavoce di Cna Cinema e Audiovisivo Liguria Alfonso Cioce in diretta ci ha illustrato le difficoltà che sta affrontando il comparto in questo momento di emergenza.

"Ci sono fondi già attivi come Liguria Digitale e stiamo trattando per fare dei progetti di rilancio del territorio in prospettiva. Dal 18 di maggio ripartiranno i musei, gli spettacoli all'aperto, ci vorrà pazienza per veder riaprire gli spazi al chiuso ma verso la fine dell'estate si troverà una quadra. Tutto dipende dalla Fase 2. Per i set cinematografici è difficile riaprire, il produttore si accolla gli eventuali effetti collaterali e non ci sono coperture assicurative" continua Cioce.

"Tutte le micro e piccole aziende della liguria stanno riaprendo come la parte di post produzione. Quello che non si può fare in questo momento si può riposizionare a settembre o autunno. Da giugno avremo un quadro più definito, mi immagino una proiezione all'aperto, probabilmente verrà fatta con distanziamento, con le mascherine e la pulizia della mani, si può pensare ad un doppio spettacolo" prosegue.

Il regista e produttore cellese si è soffermato anche sulla situazione cinematografica nel savonese, dagli Studios di Stella e ai suoi film.

"Lo spazio di Stella al momento sono chiusi, erano previsti degli workshop e doveva essere allestito il set del nuovo film della mia casa di produzione 'Il sentiero del lupo'. 'Vivo' è praticamente finito, mancano solamente le finiture sulla colonna sonora, penso che dopo il 18 maggio potranno portare a termine le parti che mancavano. C'è il problema dello spostamento del personale artistico e tecnico a livello nazionale, mettere in piedi una riapertura del set è complicato. Per un set che lavora uno, due mesi ci vuole un percorso da industria, è un costo che va ad incidere" spiega Alfonso Cioce.

Il Festival di Sanremo che quest'anno non ha avuto problemi visto che l'emergenza è iniziata intorno alla fine del mese di febbraio, potrebbe essere ridimensionato nel 2021 considerato il grande indotto di persone che raggiungono la città dei fiori.

"Penso che se si dovesse arrivare al prossimo anno con questa emergenza, bisognerà attrezzarsi a distanza, seguire le conferenze stampa, le interviste ai protagonisti, sarà limitato sul posto a poche realtà e sarà forse limitato all'online. Potrebbe essere questo il modus operandi per quasi tutte le grandi iniziative dove coinvolgono centinaia di persone" ha dichiarato il portavoce cinema e audovisivo cellese.

"Il comparto dell'industria creativa rischia di perdere un anno di lavoro, sulla parte di produzione cinematografica e televisiva stiamo già lavorando per l'anno prossimo" conclude Cioce.

Luciano Parodi