Dopo quasi due mesi di chiusura, ieri sera si sono riaccese le luci di bar e ristoranti (ma non solo) di Loano. Segnali di adesione all’iniziativa di protesta annunciata via social nei giorni scorsi, che punta ad accendere un faro sulle difficoltà della gran parte delle attività commerciali dovute all'emergenza sanitaria in corso. E così per una serata, nonostante il tempo non fosse dei migliori, la località rivierasca è tornata a riaccendersi: un segnale di vita in un momento difficile.
La riapertura di bar e ristoranti, ma anche di centri estetici e parrucchieri, è stata annunciata dal premier Conte per l'1 giugno unitamente (a partire dal 4 maggio) alla possibilità di fare ristorazione con le modalità di vendita da asporto oltre che di domicilio. Il consumo non deve però avvenire all'interno del locale e al suo esterno non devono formarsi assembramenti. Per gli esercizi commerciali al dettaglio, il termine fissato per il ritorno al lavoro è quello del 18 maggio: una decisione quella del Governo che non è piaciuta agli imprenditori che ormai da troppo tempo sono stati costretti ad abbassare le serrande e oggi vivono nella paura, comprensibile, di non alzarle più.
"Ore 21, Loano: uniti nella divisione" oppure "Tutti insieme non molliamo" sono alcuni messaggi che i vari esercenti hanno voluto lanciare. "Noi ci siamo e abbiamo acceso le luci per illuminare questo momento buio e far sentire la nostra voce, il nostro lavoro è la nostra passione e la nostra vita" il pensiero comune che emerge dalla serata e che poi si diffonde sui social laddove c'è chi richiede maggior attenzione da parte del governo: "Noi ci siamo, ma il governo dov'è?" si legge su Facebook.
E sempre sul noto social network ecco il messaggio firmato dai titolari di un negozio di abbigliamento sportivo: "Sappiamo tutti che non saranno le luci accese di questa sera alle 21 a far cambiare idea alla politica italiana, ma vogliamo far capire, insieme a tutti i nostri colleghi di Loano, le difficoltà che stiamo vivendo e che vivremo. Dalle entrate azzerate alle solite uscite, dalle 600 € al 60% del credito d'imposta sull'affitto, dalla sanificazione alle distanze di sicurezza, dai tanti doveri ai pochi diritti. Vasco canta 'Voglio trovare un senso a questa situazione, anche se questa situazione un senso non ce l'ha'. Forse, non c'è strofa più adatta in questo momento, ma quando ripartiremo avremo bisogno di voi. 'Domani è un altro giorno, arriverà'.
La fiducia nel futuro dunque non è ancora del tutto perduta, ma servono risposte certe a stretto giro di posta. Le attività commerciali di Loano e dell'Italia intera non possono aspettare ancora.