Attualità - 29 aprile 2020, 15:30

Il Gruppo Alpazur e l'unione delle provincie di Cuneo, Imperia e Savona. Olivieri (Provincia): "Bisogna fare una sintesi e lavorare uniti"

Il Gruppo Alpazur da anni insiste per l'unione in un unica provincia dipartimentale delle Alpi Marittime fra Cuneo, Imperia e Savona

Il Gruppo Alpazur che da anni insiste per l'unione in un unica provincia dipartimentale delle Alpi Marittime fra Cuneo, Imperia e Savona ha rilanciato nelle settimane scorse il progetto per una migliore compattezza delle regioni. Abbiamo chiesto al Presidente della Provincia cosa pensa di questa iniziativa e come si può pensare di poterla mettere in pratica.

 

"Sono stato attenzionato personalmente dagli esponenti che credono da sempre a questo progetto e lo seguo da anni come cittadino e come amministratore. Nei primi atti del protocollo d'intesa con la provincia di Cuneo si va in quell'ottica, credo nell'unità d'intenti delle nostre aree, di programmazione, di lavoro, di amministrazione del savonese, imperiese, basso e occidente del Piemonte e prima parte del territorio francese. Penso sia assolutamente una visione fondamentale, credo che i progetti e gli ideali della visione Alpazur, possano essere un corretto contenitore di sviluppo di ragionamenti in questo senso" prosegue il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri.

"Tutto questo potrà servire per gli interventi sul raddoppio ferroviario, la rivalutazione della ferrovia in direzione Piemonte, il potenziamento autostradale, ai lavori del traforo di Cantarana, ci sono diversi elementi, dobbiamo riuscire a fare una sintesi ma non bisogna correre il rischio di parlarne in posti diversi ma farlo in un unico tavolo e iniziare a lavorare argomento su argomento. Si deve intendere trasversalmente ma soprattutto territorialmente, è l'interesse, la necessità di chi vuole tornare a lavorare, rimanere a vivere, fare imprese e crescere nuove generazioni, non possiamo più fermarci a studi di fattibilità generale, dobbiamo scegliere e lavorare per gli obiettivi concreti" conclude il presidente della Provincia.

Luciano Parodi