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Attualità | 25 aprile 2020, 08:00

Italiana Coke guarda al futuro e punta sull'energia rinnovabile

Non ci sarà solamente il carbone. Per il periodo post Covid, il gruppo intende scommettere sulla diversificazione

Italiana Coke guarda al futuro e punta sull'energia rinnovabile

Crescita del gruppo e sviluppo del territorio. Il tutto scommettendo sulla diversificazione. Ossia una maggiore produzione di energia rinnovabile e un'economia circolare. Questo aggiunto alla fabbricazione storica: la produzione e vendita di Coke. 

Il gruppo Italiana Coke guarda al futuro post Covid-19 scommettendo sulla diversificazione. Una sfida ambiziosa come spiega l'Ad del gruppo (Italiana Coke, Terminal Alti Fondali Savona e Funivie spa) Paolo Cervetti: "Per la crescita del gruppo c'è un piano per potenziare e sviluppare da un lato quanto avviato anni fa con la centrale di cogenerazione e dall’altro fare leva sul nostro notevole know how per entrare nel circuito dell’economia circolare. La Val Bormida ha numerose aziende attive nel settore, e potrebbe diventare il distretto italiano dell’economia circolare". 

Un progetto importante legato però ad un target preciso. La messa in sicurezza definitiva dell'azienda da ottenere "con tre cose, maggiore disponibilità di liquidi con le norme messe a disposizione di tutte le aziende in questa fase, sistemare il futuro di Funivie con la collaborazione del Ministero dei Trasporti e rendere stabile la piena capacità produttiva vendendo stabilmente coke alle acciaierie italiane" spiega Cervetti

Nonostante le difficoltà (l'azienda è in concordato di continuità dal 2016), l'ultimo bilancio approvato, quello di giugno 2019 si è chiuso in utile: "Con un Ebitda per la prima volta a livello di quanto previsto nel piano e un mercato finalmente diversificato con la saturazione della capacità produttiva; anche la semestrale di dicembre era positiva. Dopo 3 anni di grande fatica la 'foto' di dicembre diceva che ci siamo rimessi in piedi con i nostri mezzi. Se potessimo fare sistema con le aziende italiane e la pubblica amministrazione potremmo guardare avanti e accelerare il progetto di sviluppo impostato" spiega l'Ad di Italiana Coke. 

Una buona notizia è rappresentata dall'arrivo dei soldi del finanziamento (una prima tranche dovrebbe essere sul conto a maggio) del Ministero dello Sviluppo Economico per i lavori di ambientalizzazione della cokeria terminati nel 2013, che comprende un prestito agevolato da 15 milioni di euro e 1,7 milioni a fondo perduto. 

Ma non solo. Infatti nella giornata di ieri, tramite il decreto governativo per l’emergenza Covid, è stato previsto lo stanziamento per la ripartenza di Funivie, pesantemente colpita dal maltempo. I fondi copriranno un anno di cassa integrazione per gli 80 dipendenti e il ripristino dell’impianto funiviario danneggiato  lo scorso dicembre con 4 milioni.

Redazione

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