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Attualità | 09 aprile 2020, 13:47

I Parchi al tavolo di concertazione sul turismo convocato il 10 aprile dalla Regione

Afferma il coordinatore regionale di Federparchi Costa: "Parteciperemo con proposte e suggerimenti di modifica integrazione e rafforzamento del Piano Turistico Regionale"

I Parchi al tavolo di concertazione sul turismo convocato il 10 aprile dalla Regione

I Parchi della Liguria in questo periodo di emergenza sanitaria sono stati e sono tuttora particolarmente colpiti, in quanto è venuta meno la possibilità di effettuare al loro interno la gran parte delle attività, tanto gestite direttamente quanto a cura di privati che con i Parchi operano in costante sinergia e collaborazione ed in particolare: escursioni e visite guidate;educazione ambientale dedicata in particolare al pubblico scolastico; attività di rifugi escursionistici, fattorie didattiche ed agriturismi; promozione e vendita di prodotti tipici.

Gli Enti parco, per quanto possibile, si sono tutti attrezzati per proseguire la loro attività istituzionale, tanto lavorando attraverso lo smart working, quanto proseguendo azioni di monitoraggio e manutenzione sul territorio, sulla rete sentieristica e sulle strutture, ma anche promuovendo ex novo attività virtuali tramite i propri siti web ed i social network, finalizzate a mantenere vivo l’interesse per la aree protette da parte dei potenziali visitatori, e stimolarne la curiosità in ottica futura.

Tutti gli Enti stanno lavorando perché, non appena la situazione sanitaria e le conseguenti regole di comportamento stabilite da Stato e Regione lo consentiranno, possano riprendere tutte le attività fondamentali, compatibilmente con il momento stagionale in cui ciò avverrà.

"A questo proposito faccio riferimento ad un recente comunicato diffuso dalla Presidenza nazionale di Federparchi che esprime con profondità e chiarezza le motivazioni per le quali le aree protette possono e debbono essere prime protagoniste nella ripresa della mobilità turistica in Italia" afferma il coordinatore di Federpaschi Liguria, Roberto Costa. 

"Alla luce di quanto sopra - continua -, essendo stati interpellati da Regione Liguria ed Agenzia Turistica In Liguria in merito all’esigenza di aggiornare il Piano Turistico Regionale per il 2020, esprimiamo qui alcune proposte e suggerimenti di modifica, integrazione e rafforzamento del Piano stesso, basati sulle attuali criticità e sulle prospettive che si apriranno quando l’emergenza, magari con gradualità, volgerà finalmente al termine".

"La prospettiva più credibile è quella che non appena sarà ripristinata una normale libertà di movimento diventerà impellente per gran parte della popolazione il desiderio di ricominciare a camminare, a frequentare i boschi ed i prati, di respirare a pieni polmoni, di tornare a bagnarsi nelle acque interne e marine, di fare sport all’aperto: recuperare cioè il contatto perduto con la natura, dopo tanto tempo che non lo si poteva più fare. I parchi possono rappresentare la risposta a questi bisogni e si candidano a ciò, in quanto oasi di salute e di naturalità in cui trascorrere vacanze brevi o lunghe ma comunque ritempranti il fisico e la mente".

"Ovviamente bisogna chiedersi: come canalizzare efficacemente tali aspettative? come comunicare al meglio le opportunità? Quali sono gli ospiti da intercettare? Quali i servizi e le offerte principali da mettere a punto? Le idee sono molte e ad alcune già si sta lavorando, in una prospettiva di tarda primavera – estate".

"I punti di forza - afferma Costa - riteniamo debbano essere: il rilancio degli “asset” "istituzionali": efficace manutenzione e segnalazione della rete sentieristica quale principale veicolo di avvicinamento, conoscenza e pratica degli sport outdoor, valorizzazione delle emergenze naturali, dei borghi storici, educazione ambientale, in particolare per i più giovani, e promozione delle produzioni tipiche. In secondo luogo il sostegno alle attività economiche interne ai parchi che hanno subito e stanno subendo i maggiori danni: accoglienza ed ospitalità, con particolare riferimento ai rifugi escursionistici, alle fattorie didattiche ed agli agriturismi ed inoltre produzioni tipiche locali, in particolare nel campo alimentare, per le quali occorrerebbe anche un progetto di facilitazione tramite e-commerce".

"Sull’efficacia delle risposte che saranno in grado di fornire gli Enti parco della Liguria auspicano pertanto l’impegno e la collaborazione della Regione Liguria e dei propri organi di promozione turistica, e chiedono sostegno e collaborazione per la messa in pratica dei progetti e dei programmi, se questi verranno condivisi".

"Esprimendo gratitudine per quanto le nostre indicazioni verranno recepite e diffuse, restiamo a disposizione per ogni ulteriore approfondimento e con l’occasione inviamo i migliori saluti" conclude Costa.

Comunicato stampa

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