Sono 1.200, vale a dire circa l’80%, i dipendenti regionali che dall'inizio dell'emergenza coronavirus continuano il loro lavoro in smart working: la presenza fisica del personale nelle diverse sedi è stata ridotta ad alcune attività essenziali per il governo regionale e la gestione dell'emergenza.
“Prima dell'emergenza - ha detto l'assessore al Personale Gianni Berrino - erano un centinaio i dipendenti che avevano aderito allo smart working, attivabile a seconda delle necessità, che si sta dimostrando uno strumento fondamentale in questo momento; la situazione attuale, per quanto dolorosa e difficile per tutti, sta diventando un utile banco di prova per una maggiore diffusione di questa modalità di lavoro che in tempi ordinari è consentita a chi la richiede, e svolge una mansione compatibile, per un massimo di due giorni a settimana".
"Sono state utilizzate procedure semplificate per accelerare i tempi - spiega Paolo Sottili, direttore generale della Giunta - in questo modo, in pochi giorni sono stati messi in smart working centinaia di lavoratori. La larga maggioranza dei dipendenti lavora da casa cinque giorni su cinque, tutti sono collegati in Vdi/Vpn cosicché da qualunque personal computer con le proprie credenziali possono accedere via web all’ambiente di lavoro come se fossero in ufficio".
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